Crisi di Governo – Il Presidente Napolitano inizia le consultazioni con i Partiti |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Sabato 22 Dicembre 2012 17:19 |
Di seguito riportiamo le voci dei protagonisti in ordine di consultazione:
PdL: «Abbiamo sottolineato che andando ad elezioni con un governo non eletto ma tecnico, il presidente del Consiglio dovrà essere al di sopra delle parti» dice all'uscita dell'incontro Cicchitto. «C'è l'auspicio che il governo mantenga il profilo di terzietà con cui è nato» ribadisce Gasparri.
PD: «[Il Pd ha sostenuto] lealmente e fino all'ultimo giorno della legislatura» l'esecutivo Monti, che va ringraziato «per aver messo la sua personale credibilità al servizio del Paese. Adesso però si chiude la fase del governo tecnico. Noi ci presentiamo consapevoli che l'Italia merita una seconda fase fatta di politiche progressiste e riformiste che si basano su un principio molto semplice: chi ha di più deve mettere di più, chi ha di meno deve mettere di meno» riferisce Dario Franceschini a conclusione del colloquio con Napolitano
UDC- «Crediamo che per non vanificare gli sforzi dei cittadini, dobbiamo continuare il lavoro del governo Monti. Questo sarà quello che faremo durante la campagna elettorale» è la posizione dell'Udc, espressa da Gian Luca Galletti.
A questa dichiarazione fanno eco le dichiarazioni di Rocco Buttiglione (presidente dell’UDC) secondo cui Emma Marcegaglia (Confindustria) potrebbe essere una valida alternativa per la guida dei moderati, rispetto a Monti.
Casini, il Leader dell’UDC sottolinea «È chiaro che la candidatura di Monti darebbe una grande autorevolezza alla nostra proposta politica, ma noi rispetteremo le scelte del presidente del Consiglio qualunque esse siano».
Terzo Polo: Rutelli (leader dell’API, Alleanza per l’Italia) dichiara: «Si deve arrivare presto a un «governo che non tradisca i risultati ottenuti da Mario Monti che ha rimesso in carreggiata l'Italia».
Benedetto Della Vedova, capogruppo del FLi (Futuro e Libertà) «È ineccepibile che il bilancio del governo Monti sia positivo, per come siamo ora e come eravamo due anni fa. Ora speriamo che tutto questo non evapori in una campagna elettorale che potrebbe riportarci indietro di 20 anni».
LEGA NORD - «Siamo contenti per le dimissioni» del governo Monti che in questo anno «ha causato parecchi problemi al Paese», è la posizione espressa dalla Lega Nord attraverso i capigruppo di Camera e Senato Gianpaolo Dozzo e Federico Bricolo.
POPOLO E TERRITORIO - Torna sulla terzietà Silvano Moffa, presidente del gruppo parlamentare di Popolo e Territorio alla Camera: «Abbiamo chiesto che ci sia da parte del presidente del Consiglio un chiarimento che è dovuto agli italiani» perché se decidesse di scendere in campo si creerebbe «una situazione particolare».
IDV - «Abbiamo comunicato al presidente della Repubblica che avremmo preferito che Monti avesse riferito in Parlamento le ragioni delle sue dimissioni» dice invece il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, al termine delle consultazioni al Quirinale. «Inoltre - prosegue - abbiamo espresso la nostra preoccupazione per le firme sul referendum sul lavoro e sulla casta».
CENTRODESTRA NAZIONALE - Il neonato gruppo parlamentare del Centrodestra Nazionale esprime invece «rammarico per la fretta con cui si sono svolte le consultazioni» dopo le dimissioni di Monti, sottolinea il capogruppo al Senato, Alessandra Gallone.
GRUPPO MISTO - «Abbiamo espresso al presidente della Repubblica il nostro apprezzamento per tutto quello che ha fatto» conclude il senatore del Gruppo Misto, Giovanni Pistorio, al termine delle consultazioni al Quirinale.
In queste ore, il Presidente, sentiti i Gruppi Parlamentari si consulterà con i presidenti di Camera e Senato , Fini e Schifani.
Quindi, Napolitano firmerà il decreto di scioglimento delle Camere.
Da quel momento il Governo andrà in funzione con gli affari correnti fino a quando, dopo le Elezioni, che come detto, stando alle intensioni del Presidente, dovrebbero svolgersi il 24-25 febbraio 2013 |