Le giuste ragioni dei NO TAV in Val di Susa |
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Scritto da Giuseppe Bernardo |
Martedì 28 Giugno 2011 13:51 |
NO TAV è un movimento attivo nella Val di Susa contrario alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, parte del Progetto Prioritario 6 pianificato dall'Unione europea per attraversare trasversalmente il continente fino al confine ucraino. E' un movimento nato anni fa e soprattutto con coinvolgimento delle popolazioni della Val di Susa. Un'area piemontese bellissima, a ovest di Torino che oltre ad ospitare 90.000 persone, ha tanti comuni e soprattutto Parchi naturali, fauna, flora, una riserva di bellezze naturali, ed un deposito naturale di amianto e di uranio nel sottosuolo.
La capacità delle infrastrutture esistenti Lungo la Val Susa corre anche una linea ferroviaria che porta al traforo del Moncenisio,realizzata nel 1857-71 e profondamente rinnovata negli anni ottanta del XX Secolo. Da oltre dieci anni il traffico di mezzi pesanti nei due trafori è stabile .Nel periodo di chiusura del Monte Bianco, la quasi totalità dei mezzi pesanti ha utilizzato il Fréjus senza che si sia riscontrato alcun rilevante problema nella circolazione. La capacità della tratta transfrontaliera della linea ferroviaria è superiore ai 20 milioni di tonnellate (secondo uno studio commissionato dalla Regione Piemonte alcuni anni fa è verosimilmente vicina ai 30). Il traffico merci su ferrovia ha raggiunto un massimo intorno ai 10 milioni di tonnellate alcuni anni fa per poi diminuire drasticamente in comitanza con i lavori di ammodernamento della direttrice. Occorreranno molti decenni prima che la linea sia saturata (se mai lo sarà).
I primi ritengono che taleobiettivo possa essere conseguito solo con la realizzazione della nuova linea, mentre gli altri sono a favore di un ammodernamento della tratta esistente. |