I Ministri del Governo Monti hanno giurato davanti al Capo dello Stato |
Scritto da Giovanni Di Cecca |
Giovedì 17 Novembre 2011 01:39 |
Nel pomeriggio di oggi, la nuova squadra del Presidente del Consiglio Mario Monti ha giurato davanti il Capo dello Stato.
Ora la prassi finale è quello di avere il via libera dai due rami del Parlamento (Camera e Senato) per avviarsi all’opera.
Nel discorso di oggi, durante la presentazione dei Ministri, (17, 6 in meno rispetto al governo Berlusconi appena uscito) ha sottolineato come scegliere dei cosiddetti tecnici, cioè persone che sono professionisti nel settore di competenza cui sono stati indicati, e non frutto di una difficile (come spesso accade) mediazione politica per mantenere gli equilibri interni alle coalizioni, sia stato una soluzione che non potesse creare degli imbarazzi alle coalizioni, scelte dal popolo alle ultime elezioni, cui dovrà chiedere la fiducia.
Da quando è iniziata la Crisi di Governo, la domanda che molti italiani si sono fatti è stata quella del perché non andare ad elezioni immediate (tempo minimo tre mesi, quindi a gennaio o febbraio), ed invece consentire che un gruppo di persone non elette, seppur di altissimo profilo professionale e personale, possano sedere negli scanni del Parlamento.
Le ragioni sono principalmente due.
È prassi che il Capo dello Stato prima di indire nuove elezioni (art. 87 della Costituzione) verifica nel Parlamento se esiste la possibilità di scegliere una persona capace di formare un nuovo Governo che possa avere la fiducia delle Camere.
Se esiste (un caso negativo fu quello del Sen. Marini nel 2008), allora da il via libera, altrimenti fissa la data delle elezioni (per la cronaca una elezione costa allo Stato circa 1.000.000.000 €).
Mario Monti, sembra sia riuscito nel difficile compito che gli era stato posto.
Ora il problema è capire la “ricetta Monti” per questo Governo, che a tutt’ora rimane top secret.
Ma chi sono i Ministri scelti dal nuovo Premier?
Ho cercato e trovato (su Internet) le biografie brevi dei nuovi Ministri.
Mario Monti: Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia ad Interim è un economista, accademico e senatore a vita italiano. Commissario europeo per il Mercato Interno tra il 1995 e il 1999 (Commissione Santer), sotto la Commissione Prodi riveste il ruolo di Commissario europeo per la Concorrenza fino al 2004. Il 9 novembre 2011 viene nominato Senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il successivo 13 novembre, a seguito delle dimissioni del Governo Berlusconi IV, riceve, sempre da Napolitano, l'incarico per la formazione di un nuovo governo, accettandolo con riserva
Antonio Catricalà: Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Sposato, due figlie, Catricalà è stato fino ad oggi Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ruolo ricoperto dal 9 marzo 2005. Il suo incarico all'Antitrust sarebbe terminato a marzo 2012, momento in cui, secondo le sue stesse parole, avrebbe puntato a «rindossare la toga», tornando quindi alla sua lunga carriera di magistrato e giurista.
A ventiquattro anni ha vinto il concorso in magistratura ordinaria e ha superato l'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense. Ha vinto i concorsi per procuratore dello Stato e, a ventisette anni, per avvocato dello Stato. Nel 1982 ha vinto il concorso per consigliere di Stato. Dal 2006 è Presidente di sezione del Consiglio di Stato in posizione di fuori ruolo.
Presidente e componente di collegi amministrativi, ha collaborato con l'Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato Capo di Gabinetto e consigliere giuridico nei Ministeri.
È stato segretario generale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Il 18 novembre 2010 è stato designato dal consiglio dei ministri presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo, prima che le Commissioni parlamentari esprimessero il parere sulla sua nomina.
Anna Maria Cancellieri: Ministro degli Interni
Anna Maria Cancellieri, 67 anni, romana. Laurea in Scienze Politiche, ha iniziato la sua carriera a Milano negli anni '70 come responsabile della comunicazione della prefettura prima di diventare sub-commissario al comune. Prefetto in città come Vicenza, Bergamo, Catania (dove è stata anche commissario del Teatro Bellini, fino a due anni fa) e Genova (dove gestì con successo la difficile trattativa con i camalli, che minacciavano di bloccare il porto). È in pensione dal 2009. È stata nominata meno di due mesi fa commissario di Parma, dopo le dimissioni del sindaco Pietro Vignali: dal 2010, per più di un anno, aveva ricoperto lo stesso ruolo a Bologna, «traghettando» il Comune dallo scandalo che travolse Delbono fino alle elezioni vinte da Virginio Merola. Un'esperienza ritenuta positiva da tanti, a dispetto dei durissimi tagli, tanto da guadagnarle la proposta - rifiutata - di una candidatura alle amministrative da parte di una lista civica appoggiata dal centrodestra. È una grande appassionata di musica lirica, fortemente impegnata nella difesa delle donne e della loro inscindibile dignità di lavoratrici e di madri.
Lorenzo Ornaghi: Ministro dei Beni Culturali
Nato a Villasanta (Monza) il 25 ottobre del 1948, è dal 1 novembre 2002 Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nello stesso Ateneo ha conseguito la laurea in Scienze politiche nel 1972 e dal 1990 è titolare della cattedra di Scienza politica. Sempre alla Cattolica, è stato allievo di uno dei 'padrì della Lega, lo storico Gianfranco Miglio.
Dal 1998 è membro del Consiglio di Amministrazione del quotidiano Avvenire, di cui dal 2002 è vicepresidente. È anche Direttore della rivista Vita e Pensiero e componente del comitato scientifico di numerose riviste, tra cui Filosofia politica, Quaderni di scienza politica, Teoria politica.
Autore di numerosi volumi e saggi pubblicati su riviste italiane e internazionali, Ornaghi, oltre che alle indagini sulle trasformazioni del sistema politico e sul concetto di rappresentanza e organizzazione degli interessi, si è dedicato allo studio dell'integrazione politico-istituzionale dell'Europa.
Giulio Terzi di Sant’Agata: Ministro degli Esteri
Aambasciatore. Laureato in Giurisprudenza a Milano, con specializzazione in diritto internazionale.
Ha ricoperto incarichi diplomatici a Parigi, a Vancouver - in Canada - e a Bruxelles, dove è stato Consigliere Politico presso la Rappresentanza d'Italia presso la NATO, in un periodo particolarmente impegnativo segnato dalla fine della guerra fredda, dalla riunificazione della Germania e dalla prima guerra del Golfo.
Dal 1993 al 1998 è stato a New York presso la Rappresentanza d'Italia alle Nazioni Unite. Ha anche prestato servizio presso il ministero degli Esteri a Roma.
Ha assistito il ministro degli Esteri sui temi della sicurezza internazionale, in particolare relativamente ad aree geografiche quali i Balcani occidentali, il Medio Oriente, l'Afganistan, l'Africa Orientale e a tematiche come la proliferazione nucleare, il terrorismo e i diritti umani.
È stato ambasciatore d'Italia in Israele tra il 2002 e il 2004. Dal 20 agosto 2008 al 30 settembre 2009, Rappresentante Permanente d'Italia alle Nazioni Unite a New York dove ha guidato la delegazione italiana al Consiglio di Sicurezza.
Corrado Passera: Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture
Corrado Passera, 56 anni, attualmente consigliere delegato Intesa Sanpaolo. Laurea in Bocconi e master in Business Administration a Philadelphia (Usa). Nel 1980 entra in McKinsey dove rimane per cinque anni. Successivamente direttore generale alla Cir di Carlo De Benedetti. Nel '91 diventa direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore e poi del Gruppo L'Espresso. Co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996), periodo durante il quale l'azienda ristruttura drasticamente il settore informatico e si espande nel settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e Infostrada.
Nel 1996 diventa amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto.
Nel 1998 il Governo lo nomina amministratore delegato delle Poste Italiane, che sotto la sua gestione le Poste entrano nei servizi finanziari attraverso la costituzione di Banco Posta.
Nel 2002 amministratore delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall'integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto. Nel 2006 è tra gli artefici del processo che porterà all'integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando vita a Intesa Sanpaolo.
È membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi e della Fondazione Teatro alla Scala. Consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell'ABI - Associazione Bancaria Italiana, del Consiglio Generale della Fondazione Cini di Venezia e dell'International Business Council del World Economic Forum di Ginevra.
Paola Severino: Ministro della Giustizia
Nel 2002 è stata per settimane vicepresidente in pectore del Csm ma poi ha rinunciato alla candidatura, costatando il disaccordo sulla proposta dell'Udc. La professoressa Paola Severino oltre ad essere un avvocato penalista molto conosciuto è vicerettore dell'Università Luiss «Guido Carli» della Confindustria. Dal 30 luglio 1997 al 30 luglio 2001 ha rivestito la carica di vicepresidente del Consiglio della magistratura militare.
Elsa Fornero: Ministro del Welfare
Allieva di Onorato Castellino, grande economista ed esperto di previdenza scomparso nel 2007, Elsa Fornero, 63 anni, docente di economia all'Università di Torino, è a capo del Cerp, Center for research on pensions and welfare policies, uno dei maggiori centri studio sullo stato sociale in Italia e in Europa. Fornero è anche vicepresidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo e componente del Nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale presso il ministero del Lavoro. È una strenua sostenitrice dell'estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori e della previdenza complementare.
Mario Catania: Ministro dell’Agricoltura
Mario Catania, nato a Roma nel 1952, laurea in Giurisprudenza alla Sapienza di Roma. È è un "supertecnico" esperto di politiche comunitarie, con un bagaglio di importanti incarichi a Bruxelles. Attualmente responsabile del Dipartimento delle politiche europee e internazionali del dicastero delle Politiche agricole, è il dirigente che ha finora trattato per l'Italia la Pac, la proposta di politica agricola comune vera "bestia nera" per l'intero mondo agricolo nazionale. Catania sarà quindi il ministro in prima linea a Bruxelles nelle trattative per la messa a punto della Pac nei prossimi mesi, cercando di mettere argine ai tagli dei finanziamenti previsti per l'Italia.
Con l'ingresso nel 1978 al ministero, quella di Catania è stata una carriera tutta interna al dicastero di via XX settembre, stretto collaboratore degli ultimi tre ministri delle Politiche Agricole.
Nel settembre 1997 è stato nominato esperto presso la rappresentanza permanente a Bruxelles, nel 2008 è diventato direttore generale del ministero, nell'ottobre 2009 nominato nell'attuale incarico di capo del Dipartimento che cura le relazioni comunitarie ed i rapporti internazionali in sede bilaterale e multilaterale, compresi i lavori dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) in raccordo con il Ministero degli affari esteri.
Giampaolo Di Paola: Ministro della Difesa
L'ammiraglio Giampaolo Di Paola è attualmente presidente del comitato militare della Nato, l'organo che riunisce i capi di Stato maggiore dei Paesi dell'Alleanza atlantica. Campano, originario di Torre Annunziata, 67 anni, prima di andare a Bruxelles è stato capo di Stato maggiore della Difesa tra il 2004 e il 2008, quindi sia sotto il governo Berlusconi sia sotto il governo Prodi. Anche in precedenza era stato scelto da politici di colore diverso, avendo rivestito la carica di capo di gabinetto prima con il ministro della Difesa Carlo Scognamiglio (centrodestra) e poi con il suo successore Sergio Mattarella (centrosinistra).
La sua carriera militare comincia al collegio navale Francesco Morosini per poi entrare all'accademia navale nel 1963.
Francesco Profumo: Ministro dell’Istruzione
58 anni, è stato dal 2005 al 2011 rettore al Politecnico di Torino. Nella scorsa primavera il suo nome è stato a lungo ventilato come candidato sindaco di Torino. Dal 13 agosto è presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. Ha iniziato la carriera nel 1978 all'Ansaldo di Genova. Dal 2003 al 2005 è stato preside della prima facoltà di Ingegneria del Politecnico di Torino. La sua è una carriera tutta accademica. È considerato molto vicino al cardinal Angelo Bagnasco.
Corrado Clini: Ministro dell’Ambiente
classe 1947, attuale direttore generale del dicastero e medico chirurgo specializzato in Medicina del Lavoro. Clini è alla dirigenza del Ministero dal 1990 e oltre agli incarichi istituzionali sino ad oggi ricoperti, ha collaborato con diverse università italiane, l'Agenzia europea dell'Ambiente e l'Onu ed ha partecipato all'elaborazione del «Piano per la riduzione delle emissioni di gas serra». È autore di oltre 40 pubblicazioni scientifiche.
Renato Balduzzi: Ministro della Salute
nato a Voghera nel 1955, direttore dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Laurea in Giurisprudenza a Genova, studi di diritto costituzionale europeo presso la Commissione della Comunità economica europea (1981-1982) e l'Istituto universitario europeo e di diritto costituzionale comparato presso l'Università di Paris X - Nanterre (1985-1986)
Coordinatore del dottorato di ricerca su Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza dal 2008 nell'Università del Piemonte Orientale "A. Avogadro" e, dal 2007, direttore del Centro di eccellenza interfacoltà di servizi per il management sanitario. È stato consigliere giuridico dei ministri della Difesa (1989-1992), della Sanità (1996-2000) e delle Politiche per la famiglia (2006-2008). Ha ricoperto l'incarico di Capo dell'ufficio legislativo del ministero della Sanità dal 1997 al 1999, presiedendo altresì la Commissione ministeriale per la riforma sanitaria. Dal 2009 è presidente del Nucleo di valutazione dell'Azienda ospedaliero-universitaria 'Maggiore della Carità' di Novara e, dal 2006, del Comitato di indirizzo dell'Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna. È presidente dell'Agenas dal febbraio 2007.
Dal 2002 al 2009 è stato presidente nazionale del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic, già Movimento Laureati di Azione Cattolica) e attualmente è componente per l'Italia dello European Liaison Committee di Pax Romana-Miic (Mouvement international des intellectuels catholiques) - Icmica (International Catholic Mouvement for Intellectual and Cultural Affairs). È direttore, dal 2003, del bimestrale culturale Coscienza. Ha fondato e diretto, dal 1989 al 1992, la rivista culturale Nuova politeia.
Enzo Moavero Milanesi: Ministro Affari Europei (senza portafoglio)
Enzo Moavero Milanesi, avvocato, 57 anni, una vita dedicata al mercato, alla concorrenza, al diritto internazionale.
Dopo la laurea in Legge, specializzazione in diritto comunitario, nel 1982, al College de France di Bruges, e poi in diritto internazionale presso la University of Texas, a Dallas.
Nel 1983, a 29 anni, è funzionario della Direzione generale della Concorrenza della Commissione CE. Nel 1991 diventa capo del gabinetto del vicepresidente Filippo Maria Pandolfi
Ta 1992 e 1994 è consigliere dei governi Amato e Ciampi. A Bruxelles, nel 1995 è capo del gabinetto di Mario Monti, commissario per il mercato interno. Segue Monti anche quando diventa commissario per la Concorrenza.
Nel 2002 viene nominato segretario generale aggiunto della Commissione Europea. Dal 2005 al 2006 è direttore generale dell'Ufficio dei Consiglieri per le Politiche Europee della Commissione e giudice del Tribunale di primo grado della Corte di Giustizia Ue.
Fabrizio Barca: Ministro Coesione Territoriale (senza portafoglio)
Fabrizio Barca, 59 anni, è direttore generale presso il ministero dell'Economia e delle Finanze. Laureato in Scienze statistiche e demografiche (indirizzo economico) all'Università di Roma; master of Philosophy in Economia all'Universitá di Cambridge e visiting professor presso le Università Mit e Stanford, Barca ha un curriculum di studi internazionale. E' stato dirigente nel Servizio Studi della Banca d'Italia, Capo del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione e Presidente del Comitato politiche territoriali dell'Ocse.
Ha tenuto corsi universitari nelle Università di Siena, Bocconi, Roma "Tor Vergata", Modena, Urbino, è capo del dipartimento delle Politiche di Sviluppo del ministero dell'Economia e delle Finanze.
È autore di numerosi saggi e volumi sull'impresa, sul governo societario, sul capitalismo italiano.
Piero Giarda: Ministro Rapporti col Parlamento (senza portafoglio)
Laureato in economia e commercio alla Cattolica di Milano nel 1962, ha studiato nelle Università di Princeton e Harvard ed è stato docente di Scienza delle finanze e diritto finanziario nel 1970. Ha insegnato all'Università Cattolica dal 1968 fino al 1976 in qualità di professore incaricato; dal 1976 al 2001 in qualità di professore ordinario di Scienza delle finanze. È stato anche docente all'Università degli Studi della Calabria dal 1972 al 1975 e all'Università di Harvard nel 1970. Tra le materie di insegnamento economia politica, politica economica e finanziaria, econometria.
È attualmente responsabile del laboratorio di Analisi monetaria nell'Università Cattolica. Componente del comitato direttivo della scuola per il dottarato in Economia e finanza delle amministrazioni pubbliche. Ha svolto attività di consulenza alla presidenza del Consiglio e al ministero delle Finanze. È stato presidente della commissione tecnica per la Spesa pubblica presso il ministero del Tesoro dal 1986 al 1995. È stato sottosegretario di Stato al ministero del Tesoro dal 1995 al 2001.
Vice-Presidente della Fondazione Milano per la Scala Presidente della Fondazione Internazionale Monte Rosa Componente del Consiglio di amministrazione del Teatro dell'Opera di Roma Collaboratore de "La Voce", socio di "ASTRID" e dell'Aspen Institute. Scrive occasionalmente su Il Sole24ore, Italia Oggi. Presidente del Comitato per la finanza locale della Provincia Autonoma di Trento.
Piero Gnudi: Ministro per il Turismo e lo Sport (senza portafoglio)
nato a Bologna nel 1938, laureato in economia e commercio a Bologna, è un dirigente d'azienda italiano, ex-presidente della società Enel. Ha rivestito numerose cariche all'interno di consigli di amministrazione e di collegi sindacali di società come Stet, Eni, Enichem e Credito Italiano.
Tra il '95 e il '96 è stato consigliere economico del ministro dell'Industria; dal 1994 ha fatto parte del consiglio di amministrazione dell'Iri, con l'incarico dal 1997 al 1999 di sovrintendere alle privatizzazioni, e - dal 1999 al 2000 - nel ruolo di presidente e amministratore delegato; sempre presso l'Iri ha quindi svolto (dal 2000 al 2002) le funzioni di presidente del comitato dei liquidatori.
Membro del direttivo di Confindustria, della giunta direttiva di Assonime, del comitato di indirizzo strategico per lo sviluppo della Piazza Finanziaria Italiana, del comitato esecutivo dell'Aspen Institute, del comitato per la corporate governance delle società quotate, presidente onorario dell'Osservatorio Mediterraneo dell'Energia, ha ricoperto anche l'incarico di presidente del consiglio di amministrazione di Emittenti Titoli, nonchè di consigliere di amministrazione di Unicredit, di Astaldi e de "Il Sole 24 Ore". È stato infine presidente del consiglio di amministrazione dell'Enel dal maggio 2002 all'aprile 2011 e nel cda di Unicredit.
Andrea Riccardi: Ministro per l’Integrazione (senza portafoglio)
Romano, classe 1950, è ordinario di Storia contemporanea all'Università di Roma Tre. Ma la sua fama internazionale è legata alla Comunità di Sant'Egidio, che lui ideò e fondò nel 1968: fede, impegno per la pace e il dialogo interreligioso e tra i popoli, progetti di sviluppo per il Sud del mondo. Ha avuto un importante ruolo di mediazione in molti conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in Mozambico, Guatemala, Costa d'Avorio. «Time» nel 2003 lo inserì trai «moderni eroi d'Europa». Il 21 maggio 2009 è stato insignito del premio «Carlo Magno». È autore di molti saggi di storia della Chiesa.
(Biografie fonte Corriere.it) |