Buon Compleanno Commodore 64 |
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Scritto da Giovanni Di Cecca, acm, ieee |
Sabato 08 Dicembre 2012 21:26 |
Fu sul finire del 1982, 30 anni fa, che fu presentato in Italia giusto per Natale.
Non era un Personal Computer che nell’accezione classica si intendeva PC IBM Compatibile (oggi diremmo con processore Intel, Windows Compatibile), ma era uno dei tanti Home Computer che sul finire del 1970 e per tutti gli anni 80 del XX Secolo stavano spopolando sul mercato mondiale.
Erano gli anni del Spectrum ZX della Sinclair, del Philips MSX (dove, poi, MSX, divenne un tipo standard di macchina) ed ovviamente il mitico Commodore Vic 20 ed il Commodore 64.
Il mercato dei videogame era all’apice e presto, molto presto, sarebbe accaduta quella che viene chiamata la Crisi dei Videogiochi del 1983 quando, anche causa della potenza degli home computer, le consolle giochi collassarono.
In quel momento il Commodore 64, che era sia una macchina da giochi in senso stretto (chi non ricorda le famose cassette che impiegavano una eternità a caricare) sia un computer nel senso stretto del termine che consentiva di avere nativo un linguaggio di programmazione con sistema operativo integrato.
Per una generazione il Commodore 64 fu il primo vero computer che a costi ragionevoli (Jack Tramiel, che ci ha lasciato l’8 aprile 2012, fece una guerra commeriale al ribasso incredibilmente aggressiva) portò nelle case quello strano oggetto chiamato computer.
Il conto finale è storia da Guinnes dei primati, ovvero 17 milioni di copie vendute e, soprattutto, 11 anni di dominio nel settore.
Per intenderci, considerando un termine di paragone più moderno, in 11 anni si sono prodotti 4 sistemi operativi Windows (Windows XP, Vista, 7 et 8) e sono cambiate almeno due generazioni tecnologiche di processori (dai single core ad alta frequenza tipo 3GHz ai multi core a media frequenza di 1,6 – 2 GHz. Ad esempio il processore Inter i7 ha 4 core fisici ed 8 virtuali visti dal sistema per una frequenza che oscilla tra 1,6-3 GHz) e soprattutto si è passati dai 32bit delle architetture i386 agli attuali 64bit. Non solo sono state prodotte schede grafiche che montavano solo pochi MB di memoria dedicata, alle attuali che montano alcuni GB di memoria
Il Commodore 64 era talmente avanzato per l’epoca anche perché aveva al suo interno la gestione dell’audio e della grafica a colori (solo 16, ma poteva gestire fino a 2 colori per cella 8 x 8 e fino a 4 per celle 4 x 8, che rendevano il colpo d’occhio a più colori).
Il suo sistema audio ra basato sul processore MIDI del chip SID 6581 che poteva produrre una serie di suoni e diede vita ad una vera e propria epopea della musica sintetizzata derivata dal computer.
Inoltre sempre lo stesso computer (e lo stesso chip SID 6581) poteva riprodurre una voce mediante il sistema S.A.M. = Software Automatic Mouth a tutt’oggi un vero cult (era il 1982).
Solo nel 2001 con Windows XP è stato introdotto commercialmente in un sistema operativo: Sintesi e riconoscimento vocale che funziona grossomodo alla stessa maniera.
Per finire, nel 1986 fu implementato anche una prima interfaccia grafica chiamata GEOS (Graphic Environment Operating System), che introdusse il concetto già noto su Mac e su Windows di icona, desktop e quant’altro oggi diamo per scontato.
A conclusione vorrei portare un ricordo personale. Negli anni 90 del XX Secolo, quando comprammo una telecamera VHS, usai il Commodore 64 per creare delle titolazioni alle video cassette usando una estensione del Basic Commodore, chiamato Simon’s Basic, dal nome del ragazzo (aveva solo 16 anni) David Simons che l’aveva creato, che permetteva l’uso grafico di funzioni matematiche come circle color ecc in modo semplice.
Il tutto era sincronizzato con la musica da CD della famosissima intro Also sprach Zarathustra op. 30 di Richard Strauss, notissima per essere la intro di 2001: Odissea nello Spazio (per di più in traccia stereo)… per l’epoca un vero colpo
A 30 anni dalla sua nascita, il Commodore 64 ha segnato non solo un’epoca ma ha spalancato in largo anticipo tutto ciò che oggi per noi è normalmente acquisito nell’uso dei PC/Tablet
Link Esterni: Commodore 64 Museum |