100 anni dalla nascita del Padre dell'Infomatica: Alan Turing |
Scritto da Giovanni Di Cecca, acm, ieee |
Sabato 23 Giugno 2012 12:31 |
Avevo immaginato altre parole per scrivere questo omaggio al padre dell’informatica, ma quando ho aperto Word, come in un flash ho visto il nostro mondo attuale. Se esiste questo sito è perché esiste un computer capace di interpretare dei segnali e trasformarli in qualcosa che all’occhio umano è interpretabile. La cosa interessante è che per quanto assurdo possa sembrare, oggetti così complessi come i PC (nell’accezione ampia del termine e non solo in quelli che un tempo erano definiti IBM compatibili) hanno la loro essenza in un modello teorico, ancor oggi valido e funzionante, progettato da Alan Mathison Turing nel 1936, nell’articolo “On computable numbers, with an application to the Entscheidungsproblem” pubblicato dalla London Mathematics Society nel 1937. Il problema della Entscheidungsproblem, è alla lettera il “Problema della decisione”, secondo dei problemi matematici (di una lista di 23) che il matematico David Hilbert stilò in occasione del Congresso Internazionale di Matematica tenutosi a Parigi nel 1900, e cioè, dimostrare che esiste un algoritmo generale o procedura meccanica in grado di stabilire, per ogni formula di un linguaggio formale, se si tratta oppure no di un teorema, ovvero se è deducibile dagli assiomi. Questa questione coinvolgeva direttamente i fondamenti stessi della matematica. Alonzo Church e Alan Turing proposero una soluzione (negativa, e a tutt’oggi chiamata Tesi di Church-Turing). Ma quello che Turing fece nel suo articolo, fu ancora più importante ipotizzò una macchina capace di poter dare una risposta in base ad un ingresso ed un programma memorizzato. Questa macchina è alla base formale di tutti i computer, smartphone, cellulari, centraline per automobili, insomma tutta la tecnologia sviluppata nell’ultimo secolo ha le basi in quell’articolo.
La II Guerra Mondiale ed Enigma Turing era stato “arruolato” nella squadra di criptoanalisti del Department of Communications inglese. La sede era Bletchely Park, una residenza a 75 km da Londra dove era situato il centro di criptoanalisi delle forze dell’Asse (Italia, Germania e Giappone). I messaggi erano cifrati mediante una macchina chiamata Enigma. Fu il polacco Marian Rejewski, il primo a trovare un metodo per “sfondare” i codici cifrati con questa macchina. Rejewski progettò una macchina chiamata Bomba che mediante il metodo cosiddetto Brute Force (o a forza bruta) attaccava i codici cifrati e li decifrava (o quasi) Gli inglesi fecero una macchina simile chiamata Colossus che, anche se tardivamente per ragioni di segretezza militare, è stata la prima macchina programmabile della storia. Questa macchina comparava due flussi di dati e mediante un incrocio di tipo booleano scriveva il risultato. Turing, l’Intelligenza Artificiale e l’omosessualità Sempre a Turing si devono i primi sviluppi dell’Intelligenza Artificiale quella capacità dei computer di simulare comportamenti tipici della mente umana. Sempre in questo campo esiste anche un test, inventato da Turing, chiamato appunto Test di Turing, che se superato, un arbitro, in base ad un discorso fatto alla ceca (cioè dove A non vede B, ma si scrivono solo a macchina) non riesce a stabilire se è fatto da un umano o una macchina. Cotanto genio, però, agli occhi dell’Inghilterra bacchettona, non bastava. Turing era un omosessuale! L’omosessualità, per le leggi dell’epoca era una devianza che non poteva essere ne concepita ne giustificata. Neanche ad un salvatore della Patria. Fu arrestato e condannato alla castrazione chimica. Due anni dopo questo evento Turing si suicidò mordendo una mela avvelenata al cianuro come la sua amata Biancaneve.
Il Premio Turing Nel 1966 l’Association for Computing Machinery, la più antica associazione di informatica del mondo, ha istituito il premio Turing (ACM A. M. Turing Award) considerato il Premio Nobel dell’Informatica, che viene conferito alla personalità che nel corso della propria vita ha prodotto innovazione duratura nel campo della Computer Science (termine preferibile ad Informatica)
Il Governo Inglese, solo dopo una petizione internazionale promossa dall’informatico britannico John Grahm-Cumming, ha ammesso che quel giudizio fu un grave atto: “Per quelli fra noi che sono nati dopo il 1945, in un'Europa unita, democratica e in pace, è difficile immaginare che il nostro continente fu un tempo teatro del momento più buio dell'umanità. E' difficile credere che in tempi ancora alla portata della memoria di chi è ancora vivo oggi, la gente potesse essere così consumata dall'odio – dall'antisemitismo, dall'omofobia, dalla xenofobia e da altri pregiudizi assassini – da far sì che le camere a gas e i crematori diventassero parte del paesaggio europeo tanto quanto le gallerie d'arte e le università e le sale da concerto che avevano contraddistinto la civiltà europea per secoli," scrive il primo ministro Gordon Brown. |