Roma - E' morto Marco Pannella |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 19 Maggio 2016 14:36 |
Addio a Marco Pannella. Il leader radicale, protagonista delle battaglia per i diritti civili nella storia italiana era ricoverato in una clinica.
Pannella da anni lottava contro due tumori. Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali erano peggiorate. L'annuncio della sua morte è stato dato in diretta da Radio Radicale che sempre ieri aveva dato notizia del ricovero. Lo storico leader dei radicali aveva da poco compiuto 86 anni. Capopartito, guru, difensore degli emarginati, censore della partitocrazia e politico navigato, alfiere dei diritti individuali e inventore della disobbedienza civile : Pannella è stato tutte queste cose e molte altre ancora. Uno capace di attirare tra i radicali i giovani contestatori degli anni settanta e poi, vent'anni dopo, di allearsi con Berlusconi. Ma nessuno direbbe che è stato un voltagabbana. Per lui l'importante era far vincere le sue idee. Certo non è stato un politico convenzionale: farsi arrestare per aver fumato uno spinello in pubblico (successe nel 1975) non è da tutti. Anche la sua vita privata è stata fuori dagli schemi: "Sono legato da 40 anni alla mia compagna Mirella, ma ho avuto tre o quattro uomini che ho amato molto. E con lei non c'è stata mai nessuna gelosia". Nessun figlio dalla moglie; ma forse più d'uno, per sua stessa ammissione, sparsi in giro per l'Italia, frutto dei suoi amori giovanili. I successi li ha costruiti con due armi: le sue parole e il suo corpo. Era lui il "signor Hood" di una canzone che gli aveva dedicato Francesco De Gregori: "con due pistole caricate a salve e un canestro pieno di parole". "Un grande leader politico, il leader radicale che ha segnato la storia di questo paese con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto. Rendo omaggio a nome mio e del governo alla storia di questo combattente e leone della libertà". Così il premier Matteo Renzi commenta la morte di Marco Pannella.
Biografia Marco Pannella, all'anagrafe Giacinto Pannella (Teramo, 2 maggio 1930 – Roma, 19 maggio 2016), è stato un politico italiano, che si definiva radicale, socialista, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento e gandhiano Membro della Gioventù liberale e poi leader dell'Unione Goliardica Italiana negli anni dell'università, Marco Pannella è stato tra i fondatori nel 1955 del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali, la formazione politica promossa dalla sinistra liberale fuoriuscita dal Partito Liberale Italiano, e raccolto intorno al settimanale, diretto da Mario Pannunzio, Il Mondo. Il nuovo Partito Radicale riprese il nome della storica formazione erede dell'estrema sinistra storica nel Parlamento post-unitario, ma in più occasioni, nel corso della propria lunga carriera politica, il carismatico leader di gran parte del radicalismo italiano lascerà intendere pubblicamente di guardare anche ai valori della Destra storica del paese. Tra i suoi riferimenti ideologici, vanno inoltre annoverati l'ambientalismo ecologista, il cattolicesimo liberale di Romolo Murri, e il socialismo liberale. L'ampiezza dello spettro politico e ideologico al quale negli anni il politico italiano ha fatto riferimento (ha avuto anche la tessera del Partito Socialista Italiano per alcuni anni), porta i suoi estimatori a vedere in lui un uomo che cerca di porsi di là dalle ideologie, mentre i suoi oppositori leggono nel suo operato una dose di ambiguità, e lo accusano spesso di inaffidabilità. Noto anche per essere alquanto prolisso, è spesso travisato anche in quanto difficilmente sintetizzabile in schemi comunicativi giornalistici contemporanei, esprime preferibilmente i suoi pensieri nelle lunghe conversazioni settimanali in onda sulle frequenze di Radio Radicale, generalmente condotte in studio dall'ex direttore Massimo Bordin, occasionalmente da Valter Vecellio o dal direttore attuale della storica emittente Paolo Martini. Tra i più longevi personaggi della scena politica (è stato deputato dal 1976 al 1992), Marco Pannella è stato uno dei protagonisti delle battaglie civili degli anni settanta e della fase di transizione tra la prima e la seconda Repubblica. La sua azione politica lo ha portato a essere noto, come leader politico italiano, per aver fatto costantemente ricorso ai metodi della lotta politica nonviolenta (come scioperi della fame, disobbedienze civili, sit-in, ecc.) resi popolari dal Mahatma Gandhi (con la denominazione Satyagraha) e dal reverendo Martin Luther King. In quest'ottica, ha praticato decine di scioperi della sete e della fame, con l'intenzione di affermare la legalità o, secondo le sue parole, il "diritto alla vita e la vita del diritto". Oltre alle cariche di deputato ed europarlamentare è stato presidente della XIII circoscrizione del Comune di Roma (Ostia), consigliere comunale a Trieste, Catania, Napoli, Teramo, Roma e L'Aquila, consigliere regionale del Lazio e dell'Abruzzo e segretario del Partito Radicale; è tuttora Presidente del Senato del Partito Radicale Transnazionale e della Lista Marco Pannella, lista elettorale legata ai Radicali Italiani, ed editore dell'organo d'informazione della Lista, Radio Radicale, fondata nel 1977 dallo stesso Pannella e da altri e che svolge anche un servizio pubblico. Pannella ha anche fondato alcune storiche testate giornalistiche che non hanno mancato occasione di esprimersi in modo contrario al suo operato e direttore responsabile (pur non appartenendo al movimento) del quotidiano Lotta Continua per un breve periodo. Importante è stato il contributo dato da Marco Pannella e dal Partito Radicale alla crescita e al consolidamento di Teleroma 56 (fine anni '70 inizio anni'80), una delle prime televisioni private italiane pensata e ideata dal Prof. Bruno Zevi e dal Prof. Guglielmo Arcieri. Punto di forza era l'informazione, le inchieste e la politica che era l'ossatura portante dei palinsesti della televisione. Negli anni d'oro delle storiche battaglie del Partito Radicale, sono indimenticabili le lunghe dirette di Marco Pannella, che si imbavagliava, urlava, incitava, discuteva con i telespettatori al telefono, oppure si mostrava emaciato e stremato anche durante i frequenti scioperi della fame o della sete; al suo fianco c'erano Giovanni Negri e un giovane Francesco Rutelli. Nel 1980, per segnalare i provvedimenti di censura che proibivano persino il possesso di un poster del film, Teleroma 56 mandò in onda una copia arrivata dalla Francia del film Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci. L'emittente si impegnò anche a fianco di Enzo Tortora nella sua tragica vicenda giudiziaria. Direttore del telegiornale fu per molti anni Carlo Romeo e fin dagli esordi, la regia di tutta la programmazione dell'emittente, fu curata da Luigi Del Mastro. Pannella ha altresì operato attivamente nella vita politica italiana attraverso l'intensa applicazione dello strumento referendario, promuovendo, nel corso di tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie.
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