Napoli - E' morto il fotografo Luciano d'Alessandro, storica "fotocamera" del Time, Daily Telegraph, e tra gli altri IL MATTINO |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Giovedì 15 Settembre 2016 17:36 |
Luciano d'Alessandro, classe 1933, fin dal 1952 ha intrapreso la strada del fotogiornalismo collaborando con le maggiori testate nazionali e internazionali quali "L'Espresso", "Time", "Il Mondo" di Pannunzio,"Life", "Stern", "L'Europeo", "Corriere delle Sera", "Daily Telegraph", "Die Zeit", "Le Monde", "Rinascita", L'Unità. D'Alessandro ha ricoperto per alcuni anni l'incarico di redattore fotografico dei colleghi de "IL MATTINO".
Scatti essenziali, in un bianco e nero che parla diritto al cuore, ha raccontato nei suoi anni d'oro tra gli anni 70 ed 80 del XX Secolo l'uomo, Napoli. Nel suo capolavoro chiamato gli esclusi , epica e drammatica rimane la fotografia del disoccupato disperato che ha perso il lavoro con a fianco il suo piccolo affamato (fotoarticolo). In un'incessante ricerca che ha come centro la condizione dell'uomo ha tenuto mostre ovunque nel mondo ed ha pubblicato numerosi libri fotografici tra i quali sono da segnalare "Gli Esclusi", "Vedi Napoli", "Vivere Capri", "Dentro le case", "Dentro il lavoro", "Tra la mia gente" e su invito di Romeo Martinez ha pubblicato una sua monografia nella collana "I Grandi Fotografi" edita da Fabbri Editori. Fu fotografo con la Leica, famose per aver immortalato gli eventi più significativi del XX Secolo in mano a maestri come Capa, Cartier-Bresson, Kubrick (prima che passasse a Nikon) ed Eisenstadt (il famoso bacio del marinaio all'infermiera a New York). Nei passati anni '70 "L'Espresso" titolava I pellegrini del sole un suo articolo che raccontava di quei fotografi italiani che giravano il mondo con la Leica a tracolla.
Quei nomadi venivano indicati come i protagonisti della fotografia di reportage il cui mito era collegato fortemente a un altro mito: quello della Leica a telemetro alla quale tutti i fotoreporter erano legati poiché il connubio tra uomo e macchina si era rivelato perfetto. Ben progettata, maneggevole, silenziosa, veloce, precisa e gradevole anche nelle forme la Leica fa corpo con il corpo di chi la indossa per affrontare l'affascinante avventura del reportage tra la gente traducendo felicemente in immagini idee, sensazioni ed intuizioni.
Bibliografia GLI ESCLUSI, prefazione di Sergio Piro, Ed. Il Diaframma, Milano 1969.
COSI' CAPRI, prefazione di Graham Greene, Ed. Fotografia Italiana, Milano 1972.
VEDI NAPOLI, prefazione di Sergio Zavoli, Ed. SAGEP, Genova 1974.
QUINDICIGIORNI, Ed. PCI, Roma 1977.
DENTRO LE CASE, prefazione Cesare Zavattini, Ed. Electa, Milano 1978.
DENTRO IL LAVORO, prefazione Cesare Zavattini, Ed. Electa, Milano 1979.
TRA LA MIA GENTE, testi di Giovanni Russo e Ermanno Rea, Ed. Dedalo, Bari 1981.
CAGLIARI CASTELLO, testo di Antonio Romagnino, Ed. Electa, Milano 1982.
LUCIANO D'ALESSANDRO, nella collana "I grandi fotografi", testi di Attilio Colombo, Ed. F.lli Fabbri, Milano 1982.
VIVERE CAPRI, testo di Raffaele La Capria, Ed. Guida, Napoli 1986.
POLVERE DI STELLE, Ed. Dante & Descartes, Napoli 2006.
LUCIANO D'ALESSANDRO , fotografie 1952 - 2002, catalogo della mostra a Villa Medici con testi di Richard Peduzzi e Achille Bonito Oliva, Ed. Peliti Associati, Roma, 2006.
A FLEUR D'EAU. PROCIDA, Ed. Dante & Descartes, Napoli 2007.
IL POPOLO DI SAN GENNARO, Ed. Dante & Descartes, Napoli 2008.
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