Napoli - Caldo e afa stanno facendo collassare il Cardarelli |
Scritto da Redazione |
Mercoledì 19 Luglio 2023 11:30 |
>>> COME PROTEGGERE GLI ANIMALI DAL CALDO ESTIVO
Il caldo estremo di queste ore sta causando un numero consistente di accessi al Pronto Soccorso del Cardarelli a Napoli (ma anche di altri ospedali di Napoli e Provincia), come non se ne vedeva dalla crisi pandemica del Covid-19 La maggior parte delle persone ricoverate sono anziani, cardiopatici, ma anche tutte quelle persone che per lavoro sono costrette a stare in strada sotto il solleone. L'INPS ha approvato la CIG per tutti queli lavoratori che sono costretti a lavorare in posti troppo caldi con temperature oltre i 35°
L'Inps ha avvertito che i fenomeni climatici estremi sono stati posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro e nel 2022 ha dato indicazioni su quali sono i settori per i quali si può chiedere la cassa integrazione ordinaria in caso di temperature superiori ai 35 gradi. "Ne sono esempio - si legge - i lavori di stesura del manto stradale, i lavori di rifacimento di facciate e tetti di costruzioni, le lavorazioni all'aperto che richiedono indumenti di protezione, ma anche tutte le fasi lavorative che, in generale, avvengono in luoghi non proteggibili dal sole o che comportino l'utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore". L'azienda, nella domanda di Cig e nella relazione tecnica che deve essere allegata alla domanda stessa, hanno spiegato l'Inps e l'Inail, deve solo indicare le giornate di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa e specificare il tipo di lavorazione in atto nelle giornate medesime, mentre non è tenuta a produrre dichiarazioni che attestino l'entità della temperatura, né a produrre i bollettini meteo. I due enti fanno presente che, indipendentemente dalle temperature rilevate nei bollettini, l'Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell'azienda dispone la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi i casi in cui le sospensioni siano dovute a temperature eccessive. L' ex FIAT (oggi Stellantis) di Pomigliano d'Arco, ieri, ha mandato tutti i suoi operai a casa, poiché nello stabilimento si era giunti a temperature troppo elevate per poter lavorare Ieri la temperatura media è arrivata intorno i 40° (anche 46° al sole) divenendo impossibile qualsiasi tipo di lavoro senza adeguata climatizzazione Secondo il Ministero della Salute l'ondata di Caldo da Bollino Rosso, dovrebbe essere ancora per oggi (c'è una lieve brezza che viene da mare), poi da domani, dovrebbe incominciare ad essere leggermente più tollerabili. Ma sempre secondo le previsioni Meteola settimana prossima dovrebbe essere ancora molto bollente, almeno qua a Napoli ed in Provincia |