Num. I - 2 febbrajo 1799 - Supplemento |
Scritto da E.F.P. |
Giovedì 21 Ottobre 2010 20:31 |
Supplemento al Num 1.
STABILIMENTO DELLA MUNICIPALITà.
Championnet
Generale in Capo dell'armata di Napoli.
Persuaso che l'ordine pubblico può senza ritardo
stabilirsi mercè la vigilanza e cura di una magistratura popolare, che
vegliando con istancabile cura alla sussistenza de' Cittadini, alla sicurezza
delle persone, alla conservazione delle proprietà pubbliche e particolari,
prevenga con un attiva e coraggiosa polizia tutti i disordini, e punisca con
severità tutti i delitti, e tutti gli attentati commessi contro la pubblica
tranquillità, nomina per membri della municipalità di Napoli i Cittadini:
Luigi Serra* ‑ Montemiletto ‑ Filippo de
Gennaro ‑ Luigi Caraffa ‑ Giuseppe Pignatelli ‑ Diego
Pignatelli del Vaglio ‑ Vincenzo Bruno ‑ Antonio Avella
(pagliuchella) ‑ Ferdinando Ruggi ‑ Pasquale Daniele ‑
Michele la Greca ‑ Clino Roselli ‑ Ignazio Stile ‑ Francesco
Maria Gargano ‑ Andrea Dino ‑ Andrea Coppola ‑ Andrea
Vitaliano ‑ Domenico Piatti ‑ Carlo Jazeolla ‑ Nicola
Carlomagno.
* N.B. Per rinuncia di Luigi Serra, già Duca di Cassano,
vi è stato sostituito il figlio Giuseppe Serra.
Nel Sabbato 26. Gennajo (7. Piovoso) prese possesso nel
palazzo della Comune la nuova Municipalità, e nel palazzo già regio, nella sala
dei Teatro, il Governo provisorio. Prima operazione di esso fu distribuirsi ne'
diversi comitati di governo, cioè in sei Comitati; uno centrale, uno di
legislazione, uno di polizia generale, uno militare, uno di finanze, ed uno di
amministrazione interiore. Il comitato centrale composto di cinque membri,
ciascuno degli altri di quattro, compreso il presidente, la cui carica dovrà
durare per un mese. E presidente dei comitato centrale lo è pure dell'intero
governo provisorio; egli ha il diritto di assistere in tutti i comitati, e di
deliberare con essi; ed è al presente il cittadino Carlo Laubert. Ogni comitato
ha varie officine, ossia burò, ed un
segretario assistente alle sue deliberazioni, e che insieme coi presidente ne
soscrive la spedizione degli atti. Noi daremo in appresso le leggi concernenti
la loro formazione, e regolamento particolare. In quella notte, e nelle due
seguenti vi fu illuminazione generale di tutta la città, ma, per ordine, di
soli lumi a olio: ed in ogni notte a 30. passi di distanza devesi tener ne'
portoni un lampione acceso; e per ordine del Generale di Brigata Dufresse
comandante la città e forti di Napoli, a tre ore trovansi chiuse le cantine,
trattorie, e botteghe di caffè: noteremo quì, che mai interpretato
quest'ordine, si chiudono anche i bottegai, il che reca notabile incomodo in
questa vasta popolazione9. Nella mattina della Domenica, cantato, come abbiam
cennato pubblico Te Deum nella Chiesa
madre allo sparo del cannone, e coll'intervento del Generale Championnet, fu
altresì piantato innanzi al palazzo già regio l'albero della Libertà: cioè un
gran pino con tutte le sue radici, e parte delle sue foglie, colla berretta
della Libertà sulla cima, e di fianco la bandiera nazionale legatavi con fasce
tricolorate; invitati particolarmente a tale funzione i Patrioti di Castel
Sant'Eramo, che vi ballarono intorno. La sera nel teatro nazionale di San
Carlo, fu cantato un inno patriottico in mezzo a' più lieti evviva alla
Libertà, e le maggiori esecrazioni all'espulso tiranno.
Principali e sollecite operazioni del nostro Governo sono
poi state l'armamento del cratere, le cui molteplici batterie, smontate dal
despota per assicurar la sua fuga, e lasciar poi la città scoperta ed esposta
al furor inglese, sono già rimesse in piedi, e sotto il comando dei rispettivi
officiali di artiglieria, corpo noto pel suo patriottismo. La dichiarazione del
debito de' Banchi in debito pubblico, e le istruzioni, ed ordini per la
democratizzazione dell'altra communità della Repubblica. Molte di queste, cioè
quella d'Ischia, di Nocera, di Casteliammare, del Piano di Sorrento, gli han
prevenuti collo spedire al governo le loro deputazioni; e si è fra tutti
distinto il deputato di Capua con energica arringa.
Ordine per la consolidazione del debito pubblico.
L'Assemblea de' Rappresentanti del Governo penetrato
dalla gran verità, che la rigenerazione di un Popolo non può effettuarsi senza
un gran rispetto a tutti i principj della morale, e della giustizia pubblica, e
considerando nel tempo stesso, che sebbene le dilapidazioni, e le depredazioni
del passato Governo tanto su i Banchi, che su le Casse pubbliche; sono tornate
solo a profitto particolare della Corte, e ad utile degl'infami suoi Agenti,
pur nondimeno dichíara che si mette sotto la garanzìa nazionale tutto il debito
pubblico della Nazione, e che una delle principali cure del Governo sarà di
garantirne l'intero pagamento. Il comitato delle finanze è incaricato di
presentare nel più corto intervallo di tempo un rapporto della mnaniera di
pagare il pubblico debito.
Napoli 10. Piovoso anno 7. (29. Gennajo 1799).
Laubert.
La nostra municipalità imitando la solerzia del Governo
provisorio nel provedere al ben pubblico, ha con varj proclami ordinato, 1. il
riacquisto di tutti gli effetti appartenenti a' quartieri militari stati
derubati, e dispersi dalla plebe, e ciò per l'urgente servizio dell'Armata
Francese . 2. Ha conservate le arti suddite, affinché restando lo stesso numero
d'incettatori, i generi non fossero aumentati di prezzo; e rimanendo tali
incettatori obbligati alle antiche leggi di assise, e di pene nelle
controvenzioni. 3. Per avviso mandatole dal Governo provisorio, ha ordinato aprirsi
tutte le gabelle per la continuazione de' pagamenti di tutti gli antichi dazj,
restando incaricati dell'esazione di essi que' soggetti medesimi, che vi si
trovavano impiegati. 4. In fine in vista d'un ordine del Governo medesimo ha
determinato, e con energico proclama invitato i cittadini dentro tre giorni,
de' quali oggi é l'ultimo, alla formazione di una truppa nazionale.E'
incredibile l'ardore, coi quale la brava gioventù Napoletana accorre ad
iscriversi.
Con lettera de' 20. abbiam da Palermo notizia di aver la
squadra inglese fatto vela verso Smirne, e che l'ex‑vicario Francesco
Pignatelli, cui non era stato permesso di scendere a terra, dicesi rilegato o
In Girgenti, o nell'Isola di Lipari dove ora si trova.
E' giunto jeri da Milano il rappresentante Mario Pagano,
noto come filosofo, e martire; si attende a momenti da colà l'altro degno
rappresentante Giuseppe Abbamonte; e dalle nostre ex‑provincie gli atri
due non men degni Ignazio Ciaja, e Melchiorre Delfico, al quale ultimo è
riserbato il luogo nel Comitato delle finanze, e per la nota sua perizia nella
scienza economica ne attende il Pubblico con impazienza l'arrivo.
Sono usciti varj ordini dei Generale Championnet,
riguardanti l'alloggio e buon ordine delle truppe Francesi, e la confisca de'
beni spettanti a' nemici di quella Repubblica che quì soggiungiamo, rimettendo
al foglio di marted' la notizia delle ulteriori operazioni del nostro governo.
CHAMPIONNET GENERALE
IN CAPO
Alla Municipalità di Napoli.
Ho ricevuto questa mattina, Cittadini,
il vostro proclama per rapporto al fornir gli uffiziali di alloggi in Città; ho
l'onore di prevenirvi, che mia intenzione si è, che l'uffiziale il quale
alloggia presso un particolare, sia nudrito, alloggiato, e riceva i lumi; ma
ciò debba farsi senz'abusi, e l'uffiziale debba contentarsi dell'ordinario del
suo Ospite. Queste sono le mie intenzioni.
Ho ben anche l'onore di prevenirvi,
essere giunto a mia notizia, che molti militari avvalendosi del mio nome
abbiano involato molti cavalli, e carrozze presso i domiciliati in Napoli; lo
che per appunto è contrario al buon ordine, ed al rispetto, che ho promesso
alle persone, ed alle proprietà.
Volendo dunque far cessare un'abuso,
che io non ho giammai permesso, v'invito a prevenire i vostri concittadini, che
nessuno ha dritto di fare delle ricerche, se non per mio ordine; a prevenirgli
ben'anche, che io non ho giammai dato ordine di togliere i Cavalli; che volendo
sostenere la mia promessa, offro di pagare quelli, che sono stati tolti; ma che
per l'avvenire nessun cittadino napoletano ubbidisca a simili dimande: Che se
mai alcun militare volesse togliervi o cavalli, o carozze, venghino da me a
querelarsi, ed io prometto una pronta giustizia. Salute, e fratellanza.
Championnet
Dal Quartier
Generale di Napoli li 12. Piovoso anno 7.
CHAMPIONNET GENERALE
IN CAPO
Informato che gl'Individui Forestieri
ed attaccati all'armata s'introducono nelle case col favore degli abiti
francesi, che sono indegni di portare, e fanno delle requisizioni in nome della
Repubblica e delle autorità costituite, vi domandano del denaro, vi prendono
de' cavalli, delle vitture ed altri effetti; ordina ciò, che siegue.
Art. I. Ciascun' individuo convinto
d'aver fatte delle requisizioni nelle Case de' cittadini e di averne portati
via degli effetti in nome della Repubblica sarà punito di morte.
Art. II. E' proibito alle autorità
costituite di ricevere e di obbedire ad alcuna requisizione in denaro, o in
effetti senza un'ordine espresso del generale in Capo munito della sua firma.
Art. III. Le autorità
costituite che sodisfaranno alle requisizioni non viste ed approvate dal generale in Capo, e che esigeranno, per
conseguenza contribuzioni dai Cittadini sono personalmente responsabili ed obbligati
di restituire a loro proprie spese il denaro e gli effetti ch'eglino avranno
esatti dai contribuenti.
Art. IV, 1 Cittadini autorizzati per
mezzo de' loro impieghi a mettere i sigilli sopra i publici stabilimenti e
sopra gli effetti de' particofari sequestrati o confiscati in vigore degli
ordini superiori, non potranno esso impediti nelle loro funzioni, ~1a è anche
proibito loro di portar via alcun'effetto sotto pena d'esser perseguitati come
ladri di proprietà nazionali, e come tali tradotti al tribunale militare.
Napoli 7. Piovoso anno 7.
Championnet.
IN
NOME DELLA REPUBBLICA FRANCESE
una,
ed indivisibile.
IL Commissario Civile presso l'armata di Roma; considerando che per
giungere all'esecuzione degli ordini del Direttorio relativi alla confiscazione
dei beni spettanti ai nemici della Repubblica, egli è necessario che
que'Cittadini, che possono averne presso di sé, sappiano a chi debbano
consegnarli, o farne la dichiarazione, ordina:
Art. I. Chiunque è depositario di mercanzie, proprietà, o fondi appartenenti
a Individui Inglesi, Russi, Portoghesi, o Ottomani, sono tenuti di farne la
dichiarazione nello spazio di tre giorni al Cittadino Scipione Mourgues
incaricato di prendere possesso in nome della Repubblica Francese dei beni
spettanti agl'inimici della Francia. Egli abita nella strada di Toledo nel
Palazzo Puzzillo in casa del Cittadino Antonio Avitabile.
Art. II. Sono altresì tenuti d ifare la medesima dichiarazione tutti i
debitori per reliquato di conti o per valore di mercanzie, come ancora tutti
gli Affittuari ed Amministratori delle case, dominj, e navigli appartenenti a
sudditi delle suddette Potenze.
Art. III, Quelli che nel termine suddetto non avranno fatte le
dichiarazioni necessarie, e saranno trovati possessori di cose appartenenti a
Sudditi de'Governi nemici, o saranno riconosciuti debitori Reliquati o valore
di mercanzie, come ancora quelli che
non avranno dichiarato gli affitti di Case, Terreni, o Noli dei quali anderanno
debitori, saranno condannati a un
emenda del decuplo degli oggetti, rendite, o crediti che non avranno
manifestati.
Art IV. Il seguente decreto sarà stampato e affisso nel
comune di Napoli.
Napoli li 11. Piovoso anno 7.
Il commissario Civile presso l'armata di Roma
Faipoult.
Pel Commisario Civile
il Capo di corrispondenza
Paolo Cayeux. |