IL CLUB UNESCO NAPOLI E LA SETTIMANA DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE |
Scritto da Fortunato Danise |
Mercoledì 23 Novembre 2011 11:42 |
“A come Acqua”: è il titolo della sesta edizione della Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile, che si terrà dal 7 al 13 novembre 2011 sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. Il Decennio dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile (DESS) 2005-2014 è una grande campagna lanciata dalle Nazioni Unite per sensibilizzare giovani e adulti di tutto il mondo verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta. La campagna vuole valorizzare il ruolo dell'educazione, e più in generale degli strumenti di "apprendimento" (istruzione scolastica, campagne informative, formazione professionale, attività del tempo libero, messaggi dei media...) nella diffusione di valori e competenze orientati a uno sviluppo sostenibile. Uno sviluppo cioè di cui possano beneficiare tutte le popolazioni del pianeta, presenti e future, e in cui le tutele di natura sociale, quali la lotta alla povertà, il rispetto i diritti umani, la tutela della salute possano integrarsi con le esigenze di conservazione delle risorse naturali trovando sostegno reciproco. L’UNESCO pone l’accento sull’importanza di attivare partenariati a tutti i livelli e chiama alla collaborazione tutti i soggetti interessati, istituzionali e non, sottolineando in particolare il ruolo delle rappresentanze della società civile, del settore privato, dei media e delle istituzioni deputate alla ricerca. L’educazione allo sviluppo sostenibile, in tutti i contesti in cui opera, formali o informali che siano, si caratterizza per i seguenti elementi, Interdisciplinarietà, Acquisizione di valori, Sviluppo del pensiero critico e ricerca della risoluzione dei problemi, Molteplicità di metodologie, Decisioni condivise e “partecipate, Importanza del contesto locale. L’educazione alla sostenibilità non è dunque volta a fornire risposte puntuali a problemi specifici, quanto piuttosto a stimolare il pensiero critico, il senso d’incertezza e del limite riferito agli effetti del nostro agire quotidiano, indurre il senso di collettività e responsabilità nei confronti del mondo in cui viviamo.
Nell’ambito della settimana DESS il Club UNESCO Napoli ha realizzato tre progetti (con patrocinio morale dal comune di Napoli, con l’adesione dell’Associazione E.I.P, della rivista di Cultura Napoletana “L’Espresso Napoletano”) presentati e approvati dalla Commissione Nazionale e realizzati nei giorni 7-8-9 novembre 2011.
Il socio Rino Sorrentino ha presentato il presidente dell’Associazione BLU SHARK, Marcello Zazzaro che ha illustrato le attività culturali svolte, le sue finalità e i progetti futuri. (insieme al Club UNESCO Napoli è stata promotrice del progetto). Alla serata, è intervenuto il poeta Pino Scognamiglio, che ha citato alcuni proverbi napoletani, tipici della vita marinara, i cui significati si estendono oltre il loro senso letterale, trovando ancora validi riscontri nella società attuale e mediante i quali si evidenzia, quale fosse la qualità di vita dell’uomo che si formava attraverso la dura scuola del mare e le riflessioni che ne scaturivano da essa. Il poeta ha inoltre, arricchito la serata con una ventata di romanticismo facendo rivivere, con alcune delle sue poesie, quel rapporto di dialogo che intercorreva un tempo, tra l’uomo e gli elementi della natura, coinvolgendo il pubblico, con il calore passionale dei suoi versi ed esprimendo fortemente il contatto romantico tra l’uomo e il mare, il ricordo di com’era ieri ed il rammarico nel vederlo oggi. Delicati e piacevoli interventi musicali sono stati quelli del maestro Franco Manuele che nel corso della serata ha eseguito antichi brani in omaggio al mare di Napoli , Pusilleco addiruso, Mare canta, O mare e Mergellina ecc. Come sempre il Maestro li ha eseguito con maestria, grande talento ma soprattutto ha creato quell’antica atmosfera di sapore marinaro che si è integrata piacevolmente con lo svolgimento della manifestazione. Presenti alla manifestazione gli associati dell' l'E.I.P. Italia (Ecole Instrument de Paix - "scuola strumento di pace" impegnata da sempre per la diffusione dei Diritti Umani e dei Principi Universali di Educazione Civica), Il prof: Nicolino Rossi in rappresentanza del presidente dell’Associazione Esperantista, il maestro G.Iervolino,il maestro R. Napolitano, l’artista e gallerista L.Vecchiarelli, il presidente dell’Associazione Palazzo Venezia G. Buccino e numerosi altri esponenti del mondo della cultura. Come sempre gli amici e i titolari della libreria UBIK hanno messo a disposizione la loro cortesia e collaborazione. Il terzo incontro si è svolto Mercoledì 9 novembre in collaborazione con “L’Associazione Palazzo Venezia Napoli” “Acqua un bene da rispettare” con gli alunni dell’Istituto I.P.S.I.A Casanova. Nell’attesa dell’incontro il Presidente dell’ “Associazione Palazzo Venezia Napoli” Gennaro Buccino ha condotto i partecipanti in una visita all’antico Palazzo Venezia. Il primo intervento dal titolo “L’acquedotto romano di Neapolis: una grande idea per il bene comune", è stato tenuto dal Dr, Daniele Petrella Ph.D. Archeologo direttore della missione archeologica in Giappone, amministratore unico di “Archeologia attiva s.c.q.r.l” ,che tra l’altro è impegnata nell’organizzazione di eventi per la valorizzazione del Centro Storico di Napoli, come “Napoli città dell’archeologia”. Nella sua esposizione seguita con grande interesse dai presenti, il dott. Petrella ha fatto riferimento all’importanza dell’acqua nei vari periodi storici napoletani, in realtà nel tempo si può vedere quanto la presenza e la gestione dell’acqua abbia influenzato la scelta delle aree in cui sono avvenuti gli insediamenti urbanistici. Neapolis rappresenta una delle realtà urbane del Mediterraneo del passato che con la sua costruzione, realizzata con il tufo del sottosuolo, creò cavità sotterranee che i romani collegarono con cunicoli stretti per farvi passare l’acqua che avrebbe riempito le cave come cisterne, trasformando la realtà del sottosuolo napoletano in un grande acquedotto sotterraneo che avrebbe attinto le fonti d’acqua dal monte Somma. Tra il 1600 e 1700 l’acquedotto fu ampliato, ma dall’1800 ad oggi poco o niente è stato fatto. Mai come a Napoli, l’acqua e l’acquedotto hanno giocato un importante ruolo, non solo nella loro funzione primaria ma anche nella storia, nelle leggende e nella cultura di questa misteriosa quanto affascinante città. E’ seguito l’intervento della dott.ssa in Scienze Biologiche Annarita Calise, ricercatrice, autrice di pubblicazione e relatrice in convegni, ha relazionato sul tema “Acqua risorsa insostituibile da difendere e rispettare “ dove si evidenzia il modo in cui il mondo occidentale ha affrontato la questione del consumo d’acqua nell’ultimo secolo ci ha impedito di comprendere quanta di questa ogni giorno vada inutilmente sprecata. Ora che l’acqua scarseggia in molte regioni del mondo a causa dell’eccessivo sfruttamento di falde, fiumi, laghi o per aumento dell’inquinamento, appare chiara la necessità di una nuova etica dell’acqua che associ metodi più efficienti per utilizzarla e per conservarla ad una ridefinizione del nostro concetto di consumo.” Il tutto è stato correlato da proiezioni, grafici e filmati seguito con partecipazione attiva dei partecipanti.
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