Botti di Capodanno... che danno!!! |
Scritto da Giovanni Di Cecca |
Lunedì 03 Gennaio 2011 12:08 |
Come ogni anno, il primo giorno dell'anno è quello della conta dei danni causati dalla imbecillità dei cittadini. Si fa la conta dei morti (solo 1 quest'anno a Crispano (NA)) e dei feriti (più di 140 gravi), quasi che il tempo che intercorre tra le 23.59 del 31/12 e le 00.00 del 1/1 venga dichiarata una sorta di Guerra cittadina a chi lancia la testa più forte (meno male che le testate nucleari non sono economicamente abbordabili...) Se negli anni andati si sono contati solo morti e feriti, quest'anno a pagarne le spese è stato anche il nostro patrimonio storico, artistico e culturale. L'uno mattina, fuori la chiesa dei Girolamini, nell'ingresso lato Duomo compariva questo semplice cartello scritto a pennarello che nelle sue 8 righe racchiudeva il senso dello sdegno e della rabbia per il danno subito: Ma se questa è stata la parte più manifesta, non è stata certo l'unica! Nel complesso monumentale di Regina Paradisi delle Suore di Santa Giovanna Antida, è accaduta quasi la stessa cosa. Petardi di elevato potenziale (anche se il termine di bombe carta non è sbagliato) hanno mandato in frantumi le vetrate dell'asilo che affaccia su via Pietro Trinchera. Come direbbe il buon il Divo Giulio "a pensar male di commette peccato, ma spesso ci si ingarra", non possiamo non chiederci se questo attacco alla Chiesa sia una sorta di risposta ai continui appelli di S.E. il Card. Sepe, che nell'omelia della sera del 24 dicembre che in quella del 1 gennaio attacca la camorra ed il malaffare? Di certo la situazione di degrado sia ambientale che sociale in cui versa Napoli ed il Centro Antico non è tutta esclusivamente dovuta alla inciviltà della cittadinanza che, quando messa nelle condizioni opportune di qualsivoglia città italiana, sa essere civile quanto e anche più! Se il caso spazzatura a Napoli ed in Campania è un problema che attanaglia la città da più di 15 anni (dall'inizio dell'era Bassolino...) è vero anche che questa giostra di emergenza è una macchina che munge miliardi ogni anno dallo stato, e trovare soluzioni che mettono a regime il tutto è, ovviamente, la fine di questa giostra. Con la fine dell'Iimpero di Roma nel lontanissimo 453 d.C. e l'invasione dei barbari dai confini, si è avuto il tracollo della civiltà come la si conosceva all'epoca. Che sia arrivata la fine della nostra cività con l'involuzione sociale e culturale che stiamo attraversando? |