17 dicembre 2012: IMU la stangata finale |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Domenica 16 Dicembre 2012 15:24 |
Ricordiamo che la scadenza della tassa è domani 17 dicembre 2012.
A differenza dell’ICI che era ripartita in parti uguali tra giugno e dicembre, l’IMU aveva un’aliquota più bassa a Giugno, stabilita per legge, mentre per la rata di dicembre la rata è schizzata allo 0,6% (o 6 per mille) in molti comuni.
IL MATTINO di Napoli ha proposto la seguente metodologia per calcolare la tassa che riportiamo di seguito
Riepiloghiamo quindi la procedura corretta per calcolare il saldo. Si parte dalla rendita catastale ricavabile che va poi rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente che nel caso delle abitazioni è 160. Per brevità si può moltiplicare per 168 (= 160 x 1,05). A questo valore catastale va applicata l’aliquota definitiva del proprio Comune (quasi sempre si trova sul sito Internet dello stesso). Poi per l’abitazione principale va sottratta la detrazione di 200 euro, che aumenta di 50 euro per ogni figlio fino a 26 anni di età convivente: si otterrà così il totale dell’imposta dovuta per l’anno. Sottraendo da questa somma quanto già versato a giugno, si arriverà all’importo del saldo.
Nel caso di immobili diversi dall’abitazione principale il calcolo è un po’ più complicato perché già a giugno il versamento è stato diviso in due parti destinate a Stato e Comune. Con l’acconto però le due quote erano uguali mentre ora se l’aliquota è stata cambiata saranno diverse: in caso di incremento al Comune andrà un importo maggiore mentre lo Stato si accontenterà della metà dell’aliquota standard dello 0,76%. Dunque una volta determinata l’imposta complessiva occorre calcolare la quota statale moltiplicando il valore catastale per 0,38: sottraendo l’acconto già versato e destinato allo Stato si ottiene il valore del saldo statale.
Sottraendo poi dall’imposta complessiva la quota statale e l’acconto versato al Comune si arriva alla quota comunale del saldo. Queste cifre devono essere inserite nel modello F24 (ma è anche possibile pagare con bollettino postale) indicando i codici tributo: 3912 per l’abitazione principale, rispettivamente 3918 e 3919 per le quote comunali e statali relative agli altri immobili. Per l’abitazione principale va aggiunto anche il codice di rateazione che è 0101 se il pagamento è in due rate, 0102 se invece si sono scelte le tre rate. Non mancheranno naturalmente gli errori o le imprecisioni. Il ministero dell’Economia è orientato a procedere con mano leggera. Ad esempio se l’importo complessivamente versato è corretto ma non lo sono i codici tributo che distinguono le quote di Stato e Comune, saranno questi a effettuare tra loro le compensazioni, senza ulteriori incombenze per il contribuente. |