«Donne, provocate gli istinti e cercate guai» |
Scritto da Redazione |
Giovedì 27 Dicembre 2012 13:22 |
C’era un vecchio detto che citava «Chi dice donna, dice danno».
Deve essere stata proprio questo vecchio detto, ad aver ispirato don Piero Corsi, parroco di Lerici, che il giorno di Natale ha affisso un volantino nel quale vi era scritto:
«Una stampa fanatica e deviata attribuisce all'uomo che non accetterebbe la separazione la spinta alla violenza. Possibile che in un sol colpo gli uomini siano impazziti? Non lo crediamo. Il nodo sta nel fatto che le donne sempre più spesso provocano, cadono nell'arroganza, si credono autosufficienti e finiscono con esasperare le tensioni. Bambini abbandonati a loro stessi, case sporche, piatti in tavola freddi e da fast food, vestiti sudici. Dunque se una famiglia finisce a ramengo e si arriva al delitto (forma di violenza da condannare e punire con fermezza)spesso le responsabilità sono condivise».
Sempre nel volantino si esamina poi la questione della violenza sessuale: «Quante volte vediamo ragazze e signore mature circolare per strada con vestiti provocanti e succinti? Quanti tradimenti si consumano sui luoghi di lavoro, nelle palestre e nei cinema? Potrebbero farne a meno. Costoro provocano gli istinti peggiori e poi si arriva alla violenza o abuso sessuale (lo ribadiamo. Roba da mascalzoni). Facciano un sano esame di coscienza: forse questo ce lo siamo cercate anche noi?».
Se lo scopo era quella della riflessione partendo da una lettera apostolica di Giovanni Paolo II “Mulieris dignitatem” di circa venti anni fa, il risultato è stato un vespaio che ha offeso tutti trasversalmente.
Le prime proteste, sono partite dapprima dalle parrocchiane, poi dalle autorità locali, passando per il vescovo, mons. Palletti «nel volantino si leggono motivazioni inaccettabili che vanno contro il comune sentire della Chiesa», per la presidentessa di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, che riferita al foglietto dice «lede la dignità delle donne e istiga alla violenza».
Il gruppo Facebook che curava è stato chiuso, a causa anche degli improperi.
Sempre don Corsi, intervistato stamane a Giornale Radio della Rai, ha dato come risposta: «Non so se è un frocio anche lei o meno: cosa prova quando vede una donna nuda?»
L’unica voce a favore è quella del sito ultraintegralista cattolico www.Pontifex.Roma.it (al momento in cui scriviamo saltato per le troppe richieste di connessione) da cui don Corsi aveva preso ispirazione per il suo pamphlet.
Dopo due giorni di fuoco, don Corsi, oggi è stato convocato dal Vescovo mons. Palletti per un chiarimento.
In una nota il parroco scrive: «Con queste poche righe, dopo una notte insonne per il dolore e il rimorso per la giusta polemica causata dalla mia 'imprudente provocazione, nel rinnovare ancora più sentitamente le scuse non solo a tutte le donne colpite dal mio scritto ma anche a tutti coloro che si siano sentiti offesi dal mio operato o dalle mie parole»
Forse dimetterà l’abito talare. ------ Aggiornamenti (28-12-2012): don Corsi non ha dismesso l'abito talare, ma da quanto comunicato, prenderà un periodo di riposo. |