Pompei - Ritrovato uno scheletro di bambino negli scavi |
Scritto da Redazione |
Mercoledì 25 Aprile 2018 23:51 |
«Pompei è a una svolta per la ricerca archeologica non solo per le scoperte eccezionali che regalano forti emozioni come nel caso di questo ritrovamento. Ma anche perché si è consolidato un nuovo modello di approccio scientifico che affronta in maniera interdisciplinare le indagini di scavo».
Così Massimo Osanna, direttore del Parco Archeologico di Pompei, commenta, in una nota, il ritrovamento dello scheletro di un bambino di 7-8 anni, vittima dell'eruzione, individuato in un ambiente del grande complesso delle Terme Centrali, notizia di cui parla oggi in prima pagina anche Repubblica. Il ritrovamento viene giudicato straordinario sia per la fortuita e inaspettata scoperta nel corso di un intervento di consolidamento e restauro del complesso termale già scavato nell'800, sia per la collocazione inusuale del corpicino rispetto alla stratigrafia vulcanica del 79 d.c. Lo scheletro, fa sapere nella nota il Parco Archeologico, è emerso durante la pulizia di un ambiente di ingresso. Al di sotto di uno strato di circa 10 centimetri è affiorato prima il piccolo cranio e in un secondo momento le ossa, disposte in maniera raccolta, che hanno permesso di formulare le prime ipotesi circa l'età del fanciullo che, in fuga dall'eruzione, aveva trovato ricovero nelle Terme Centrali. Grazie alle indagini antropologiche, «che vengono condotte in maniera sistematica fin dal ritrovamento dei reperti, sarà possibile determinare eventuali patologie».
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