Pompei - Ancora un affresco di grande fattura riemerso dagli scavi |
Scritto da Redazione |
Giovedì 22 Novembre 2018 17:05 |
Bellissima e sensuale, il corpo statuario solo parzialmente coperto da un drappo dorato, la regina Leda sembra incrociare languida lo sguardo di chi la avvicina. Tra le gambe di lei, in una posa che non potrebbe essere più esplicita, c'è il potente Zeus che per possederla si è trasformato in un grande cigno bianco e che secondo il mito insieme con il marito Tindaro, re di Sparta, diventerà il padre dei suoi quattro figli, i gemelli Castore e Polluce, ma anche la bella Elena, nel cui nome si scatenerà la guerra di Troia, e Clitennestra, che diventerà la moglie del re Agamennone.
Prezioso e conturbante, è un grande affresco ritrovato sulla parete di una piccola camera da letto, la nuova meraviglia restituita da Pompei. Un ritratto di donna dalle fattezze eccezionali, anticipa in esclusiva all'ANSA il direttore del parco Massimo Osanna, «unico e interessante proprio per questa sua particolare iconografia, così esplicita e sensuale», spiega, un'immagine che nella cittadina romana, che pure quel mito arrivato dalla Grecia lo conosceva bene, non si era mai vista. «La fattura è di altissima qualità», sottolinea appassionato l'archeologo, affidata a mani abilissime. E il modello di riferimento sembra essere particolarmente colto, la Leda del greco Timòteo, grande scultore del IV secolo avanti Cristo. Archeologi e restauratori la stanno ripulendo in queste ore, ma il miracolo ancora una volta è evidente, con la furia nera della lava che ha risparmiato in gran parte i magnifici colori del dipinto, lo sfondo rosso colore del vino, la gamma sapiente dei rosa che rende esplosiva la bellezza della modella, la gradazione di bianchi e cerulei del cigno, che la regina sembra voler proteggere allo sguardo di chi entra sollevando insieme al drappo d'oro una delle sue morbide braccia. |