Washington DC - Sono 4 i morti dei tafferugli - I Repubblicani contro Trump, ipotesi rimozione - Il Parlamento proclama Biden Presidente |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 07 Gennaio 2021 10:08 |
>>> Washington DC - Chi è Ashli Babbit, la prima morta negli scontri a Capitol Hill
Si aggrava il bilancio delle vittime in seguito agli scontri avvenuti ieri durante l'assalto al Congresso americano da parte dei sostenitori di Donald Trump.
Oltre alla donna uccisa da colpi d'arma da fuoco esplosi da un agente del Campidoglio, altre tre persone sono morte per emergenze e complicazioni mediche.
Sono stati colpi di arma da fuoco sparati dalla polizia a uccidere Ashli Babbit durante le proteste.
Ipotesi rimozione Trump
Un crescente numero di leader repubblicani inizia a ritenere che Donald Trump dovrebbe essere rimosso prima del 20 gennaio. Lo riporta Cnn, secondo la quale quattro repubblicani ritengono il 25/o emendamento la strada migliore, mentre altri due opterebbero per l'impeachment.
L'indiscrezioni mostra la crescente frustrazione del partito del presidente, già spaccato sulle accuse di Trump di brogli elettorali.
Il New York Times sferra un duro attacco all'ex presidente Usa. La responsabilità dell'attacco al Congresso è di Donald Trump «ha istigato la violenza. Devono esserci conseguenze». Lo afferma il board editoriale del New York Times, sottolineando come Trump deve essere ritenuto responsabile tramite l'impeachment o tramite le vie penali, e lo stesso deve valere per i suoi sostenitori violenti.
Allo stesso tempo «dovrebbe esserci - osserva il board editoriale del New York Times - un'indagine sul fallimento della polizia del Congresso nel prepararsi a un attacco annunciato e pianificato in pubblico».
Nella notte Mike Pence ha finalmente proclamato formalmente la vittoria di Joe Biden e Kamala Harris, al termine della seduta del Congresso a camere riunite per certificare i voti del collegio elettorale, vinto dal ticket dem con 306 voti contro i 232 di quello repubblicano. Respinte alcune contestazione avanzate da esponenti repubblicani dopo che la seduta era stata interrotta per l'assalto dei manifestanti pro Trump a Capitol Hill. Il parlamento ha voluto reagire di fronte ad un Paese e ad un mondo rimasto scioccato riprendendo la seduta dopo che la polizia - ora sotto accusa per la sua inadeguatezza - ha garantito la sicurezza di Capitol Hill. «Non avete vinto, la violenza non vince mai», ha detto Pence riferendosi ai manifestanti pro Trump. «Hanno tentato di fermare la nostra democrazia ma hanno fallito», gli ha fatto eco il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell, mentre il suo omologo dem Chuck Schumer ha puntato il dito contro il presidente e le sue teorie cospirative, che hanno fomentato «non manifestanti ma insurrezionisti degni di essere perseguiti».
Il Presidente Trump "Anche se sono totalmente in disaccordo con il risultato delle elezioni ci sara' una transizione ordinata verso il 20 gennaio", giorno del giuramento e dell'insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca: lo afferma Donald Trump in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. "E' la fine del piu' grande mandato presidenziale della storia, ma e' solo l'inizio della nostra lotta per fare l'America di nuovo grande", aggiunge. "Ho sempre detto che continueremo la nostra lotta per assicurare che solo i voti legali contino", aggiunge Trump. |