Campi Flegrei - Ancora una notte di scosse a Pozzuoli - Popolazione in allerta |
Scritto da Giovanni Di Cecca |
Domenica 20 Agosto 2023 12:11 |
Dopo la giornata di ieri che ha visto circa 175 eventi sismici di bassissima intensità (non riportate dalla Lista terremoti dell'INGV), tranne quello di ieri a magnitudo 1,2 e 1,8 tra le 9 e le 10 del mattino, continua lo sciame sismico. Seppure a bassissima intensità, queste scosse sono percepite dalla popolazione, poiché sono particolarmente superficiali (tra 1 e 3Km di profondità).
Ovviamente la paura che serpeggia a Pozzuoli, ma in definitiva anche nella Zona Rossa di Napoli che arriva a Fuorigrotta, Soccavo, Bagnoli è se sta risalendo il magma e di conseguenza una disastrosa esplosione come quella che seppellì Pompei ed Ercolano nel 79 d.C. L'INGV Osservatorio Vesuviano, cerca di dare delle risposte. In primis la camera magmatica dell Supervulcano dei Campi Flegeri è posizionata a circa 10Km in profondità, mentre l'effetto bradisismico è rilevata a circa 1 - 3Km. Quindi si può parlare tranquillamente di surriscaldamento dell'acqua (falde freatiche) che creano questi terremotini esplodendo (l'acqua bolle a 100° celsius) Un terremoto a 10 km di profondità, allerterebbe tutta la Protezione Civile e quindi si inzierebbe a mettere in campo una soluzione pre possibile esplosione Un'eruzione però sarebbe accompagnata anche da altri elementi: sollevamento del suolo importante e molto veloce, valori gravimetrici anomali, così come quelli geochimici. Tutto ciò non sta avvenendo, quindi, motivi di allarmarsi non ce ne sono. In secundis, da un po' di tempo si avverte al Centro Storico e al Vomero odore di Zolfo, ma non è anomalo. In genere la propagazione dell'odore di zolfo è favorita dalle condizioni meteorologiche. Alcuni venti aumentano il raggio di propagazione, mentre l'odore più forte in alcune zone è dovuto alla bassa pressione e all'alta umidità che in questo momento stazionano sulla Campania. I Geologi dell'INGV e dell'Osservatorio Vesuviano concordano nel dire che finché proseguirà il sollevamento del suolo ai Campi Flegrei, la sismicità non può che aumentare! Il motivo per cui si verifica il sollevamento è oggetto di discussione in ambiente scientifico e non è chiaro, anche perché non è visibile ma solo ipotizzabile in base ai dati raccolti. Le tesi in campo sono prevalentemente due: c'è chi parla di un'intrusione continua di magma negli strati superficiali, e chi di degassamento del magma profondo (con la camera magmatica rialimentata da nuovo materiale) che riscalda gli acquiferi superficiali e aumenta la pressione. Quello che si deve capire, però, è che tutta la dinamica dei Campi Flegrei è monitorata h24 dalle reti di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano, e «allo stato attuale non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni del sistema a breve termine, fermo restando che una eventuale futura variazione dei parametri monitorati (sismologici, geochimici e delle deformazioni del suolo) può comportare una diversa evoluzione degli scenari di pericolosità», come sottolineato nei bollettini. |