BENEDETTO XVI RINUNCIA AL SOGLIO PONTIFICIO - IL CARDINAL SODANO ESPRIME LA VICINANZA DEL COLLEGIO CARDINALIZIO AL PAPA |
Scritto da Giovanni Di Cecca |
Lunedì 11 Febbraio 2013 18:41 |
Riportiamo quanto pubblicato dalla Sala Stampa Vaticana sulle Dimissioni di Papa Benedetto XVI
Città del Vaticano, 11 febbraio 2013 (VIS).-Il Santo Padre, al termine del concistoro per le cause di canonizzazione, ha annunciato al collegio cardinalizio la sua rinuncia al ministero di Vescovo di Roma. Proponiamo di seguito la dichiarazione completa del Santo Padre, pronunciata in latino.
«Vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice».
«Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l?amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio».
IL CARDINAL SODANO ESPRIME LA VICINANZA DEL COLLEGIO CARDINALIZIO AL PAPA
Città del Vaticano, 11 febbraio 2013 (VIS).- Alla notizia della rinuncia del Papa al ministero petrino, il cardinal Angelo Sodano, Decano del Collegio Cardinalizio, ha manifestato a Benedetto XVI la sua vicinanza e quella di tutti i cardinali.
«L’abbiamo ascoltato -ha detto- con senso di smarrimento, quasi del tutto increduli. Nelle sue parole abbiamo notato il grande affetto che sempre ella ha portato per la Santa Chiesa di Dio, per questa Chiesa che tanto ella ha amato. Ora permetta a me di dirle, a nome di questo cenacolo apostolico “il Collegio cardinalizio” a nome di questi suoi cari collaboratori, permetta che le dica che le siamo più che mai vicini, come lo siamo stati in questi luminosi otto anni del suo pontificato. Il 19 aprile del 2005, se ben ricordo, al termine del Conclave io le chiesi: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice” ed ella non tardò, pur con trepidazione a rispondere dicendo di accettare, confidando nella grazia del Signore e nella materna intercessione di Maria, Madre della Chiesa. Come Maria, quel giorno ella dette il suo «sì» ed ha iniziato il suo luminoso pontificato nel solco della continuità, di quella continuità di cui ella tanto ci ha parlato nella storia della Chiesa, nel solco della continuità con i suoi 265 predecessori sulla Cattedra di Pietro, nel corso di duemila anni di storia, dall’apostolo Pietro, l’umile pescatore di Galilea, fino ai grandi Papi del secolo scorso, da San Pio X al Beato Giovanni Paolo II.»
«Santo Padre, prima del 28 febbraio, come lei ha detto, giorno in cui desidera mettere la parola “fine” a questo suo servizio pontificale, fatto con tanto amore, con tanta umiltà, prima del 28 febbraio avremo modo di esprimerle meglio i nostri sentimenti; così faranno tanti pastori e fedeli sparsi per il mondo, così faranno tanti uomini di buona volontà insieme alle autorità di tanti Paesi. Poi, ancora in questo mese avremo la gioia di sentire la sua voce di pastore: già mercoledì, nella giornata delle Ceneri, poi giovedì, con il Clero di Roma, negli Angelus di queste domeniche, nelle udienze del mercoledì ci saranno quindi tante occasioni ancora di sentire la sua voce paterna. La sua missione, però, continuerà: ella ha detto che ci sarà sempre vicino con la sua testimonianza e con la sua preghiera. Certo, le stelle nei cielo continuano sempre a brillare e così brillerà sempre in mezzo a noi la stella del suo pontificato. Le siamo vicini, Padre Santo, e ci benedica.»
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