L’ombra delle Profezie di San Malachia |
Scritto da Giovanni Di Cecca |
Martedì 12 Febbraio 2013 22:34 |
Per tutti gli appassionati del mistero, esiste una profezia che va avanti, almeno, dal 1595, quando fu pubblicata da Arnold de Wyon, nel suo Lignum Vitae, chiamata la Profezia di Malachia
Questa profezia, attribuita al vescovo e santo d’Irlanda Malachia di Armagh, mediante dei motti, identifica (o dovrebbe identificare) i Papi dal 1143 alla fine dei tempi.
Di per se, il testo è sempre stato considerato un falso del XVI Secolo ad opera di Alfonso Ceccarelli (ma si è parlato anche di Nostradamus).
Essendo identificato Papa Giovanni Paolo II con il terz’ultimo pontefice e Papa Benedetto XVI come il penultimo, si lasciano aperte le ipotesi su chi potrebbe essere l’ultimo Pontefice (secondo Malachia) a sedere sulla cattedra di Pietro.
Tra i candidati papabili (ce ne occuperemo a breve appena avremo chiarito il Mistero delle Dimissioni) c’è anche Tarcisio Bertone, il cui nome per esteso è Tarcisio Pietro Evasio Bertone, nato a Romano Canavese.
Cita l’ultimo motto: «Durante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro il Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dei sette colli cadrà ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Amen.»
Come se non bastasse, anche la numerologia sembra fare la sua parte.
Infatti guardando il calendario qualcuno ricorda chel’ 11 febbraio, ricorre l'anniversario della prima apparizione di Lourdes. Nel 1858 la giovane Bernadette Soubirous, contadina quattordicenne, riferì di aver assistito alla prima delle diciotto apparizioni della Madonna, in una grotta poco distante dal piccolo sobborgo di Massabielle. Un evento miracoloso che, secondo molti, non può non avere un legame con i fatti delle ultime ore.
Inoltre il c’è un parallelismo tra la data dell'annuncio delle dimissioni e la fine del mondo. Sommando i numeri della data delle dimissioni (28/02/2013) si ottiene 18, un numero che rappresenta la somma di 6+6+6: ecco così quel 666, segno che contraddistingue Satana, la Bestia che nell’apocalisse di Giovanni darà l'inizio alla fine dei tempi. In ultimo, sempre per le strane coincidenze, citiamo un libro della Mondadori pubblicato nel 1978 (il libro è del 1977) per la collana Urania. Il titolo è: Il dilemma di Papa Benedetto XVI Il racconto breve di Herbie Brennan ipotizza un futuro in cui un feroce dittatore, Victor Ling, sta ascendendo al potere della nazione di Anderstraad. L'unico che sembra avere intenzione di fermarlo è il papa Benedetto XVI, il quale ha avuto una visione mistica che gli ha imposto di attaccare Ling e detronizzarlo. Il papa, però, ha degli scrupoli di coscienza, così manda a chiamare Steinmann, fra i più grandi e rinomati psichiatri dell'epoca: il compito del dottore sarà di stabilire la sanità mentale del papa, e quindi automaticamente l'autenticità delle visioni. Se è sano, l'atto successivo del papa sarà l'invasione di Anderstraad, se è matto ciò non avverrà.
Il racconto esce sul numero di settembre 1977 della rivista Fantasy & Science Fiction, e viene presentato in Italia da Urania il 26 marzo 1978 (7 mesi prima dell'elezione a papa di Karol Wojtyła con il nome di Giovanni Paolo II). L'autore usa il nome "Benedetto XVI" perché all'epoca non era ancora stato usato: i "Benedetto" si fermavano infatti a Papa Benedetto XV (papa dal 1914 al 1922). E forse c'è un collegamento voluto con il fatto che il suddetto papa visse proprio durante la nascita del fascismo in Italia, fascismo a cui si rifà il movimento nel racconto capeggiato da Victor Ling.
Il 19 aprile 2005, a 28 anni dal racconto, il cardinale Joseph Alois Ratzinger venne eletto papa e scelse come nome proprio Benedetto XVI.
Realtà e fantasia, coincidenze e tradizione si intrecciano in un giallo Vaticano che, se non fosse realmente serio, considerato il periodo carnevalesco, potremmo quasi definire un magnifico Scherzo da Prete. |