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Scritto da Andrea Carlino  
Martedì 23 Aprile 2024 18:51

Il 22 aprile all’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici si è tenuta la IX edizione di Imbavagliati Festival internazionale di giornalismo civile con la cerimonia del premio Pimentel Fonseca 2024 quest'anno assegnato a Youmna ElSayed, giornalista egiziano-palestinese, corrispondente dalla striscia di Gaza per Al Jazeera English, il Premio Honoris Causa a Marilena Natale, e nella cornice del festival, come ogni anno, una mostra internazionale: "Abed Zagout per Imbavagliati", fotoreporter palestinese esiliato in Egitto.


Il festival, con il patrocinio del Comune di Napoli si svolge come ogni anno in collaborazione con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Articolo21, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa, il Sindacato Unitario Giornalisti della Campania ed Amnesty International Italia.

Il festival ha come tema “Io ho visto, strumenti di pace” dà voce a quei cronisti che sperimentano il bavaglio della censura e dei regimi dittatoriali ogni giorno ma nonostante questo mettono in pericolo la loro vita per potere parlare del contare e denunciare.

Youmna ElSayed giornalista egiziano-palestinese, ha perseguito il giornalismo come un desiderio e una passione piuttosto che come una componente della sua formazione accademica, negli ultimi otto anni ha lavorato per diverse testate giornalistiche internazionali, la sua motivazione principale è sempre stata quella di trasmettere le storie umane delle persone ed essere una voce per coloro che non hanno voce, vive da dieci anni a Gaza ed è madre di quattro figli, ha sensibilizzato sulle difficoltà, le sofferenze e gli ostacoli affrontati dal popolo palestinese sotto l'occupazione israeliana.

Marilena Natale è nata nel cuore dell’Agro aversano, per anni è stata penna della "Gazzetta di Caserta" e reporter per la tv regionale Più News. Si definisce una cronista di strada, una voce per la sua gente, un punto di riferimento stabile per i casalesi veri, persone perbene, che ogni giorno hanno il coraggio di dire di no alla criminalità organizzata.

Da tempo si occupa, con coraggio e passione, di infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione, traffico dei rifiuti, inquinamento e salute pubblica, tematiche scomode che spesso l’hanno messa in pericolo, rendendola bersaglio di minacce e intimidazioni, e costretta a vivere sotto scorta armata, eppure da anni va avanti senza paura, seguita con grande interesse e partecipazione da migliaia di followers sui social e in tv, conquistando numerosi premi.

Il premio vuole dare voce a quei giornalisti e a quei fotoreporter che lavorano con i media e che perdono la vita, in pochi mesi ci sono stati più morti che in un anno intero, con 109 vittime secondo organismi internazionali e vivono sfidando rischi e sacrifici invisibili , quest'anno il premio Honoris Causa è stato dato alla giornalista campana che vive sotto scorta per minacce di morte Marilena Natale per il suo coraggio nel denunciare la criminalità organizzata e per il suo instancabile e il cattivo impegno per essere vicine ai bambini oncologici alle loro famiglie con la sua associazione “terra dei cuori”.

Nona edizioni di “Imbavagliati”, che quest'anno è dedicato a tutti i giornalisti uccisi a Gaza che si può identificare come un “giornalisticidio” non è mai successo nella storia dell'umanità che sono stati uccisi tanti giornalisti in così poco breve tempo e non sono stati uccisi dal fuoco amico sono stati ammazzati deliberatamente, e per dare loro voce è stata premiata una giornalista palestinese proprio in onore delle vittime a Gaza, Youmna ElSayed e la giornalista campana Marilena Natale.

Un intervento quello di Giulietti che ha voluto ricordare l'importanza della costituzione del vivere civile il rispetto delle diversità e delle differenze il rispetto di ognuno ad avere un popolo per la Palestina come per Israele come per l'Ucraina come per tante altre che si trovano ad essere oppresse da un invasore invece in questo momento c'è la oppressione del diverso quando incomincia ad ammazzare il tuo vicino è il momento in cui la libertà viene meno e il conflitto in Palestina riguarda anche noi che siamo relativamente vicini e che abbiamo fratelli in Palestina e di Israele, avere il rispetto per le vittime, dovremmo chiedere con voce più ferma che gli organismi internazionali si facciano sentire di più ed intervengano seriamente per costruire percorsi di pace

Purtroppo i conflitti nel mondo si stanno moltiplicando arrivando a contare vittime civili Innocenti quasi nella sua totalità Papa Francesco ha denunciato da tempo questo dilemma questa tragedia con un “siamo in una terza guerra mondiale a pezzi”.

 

Photogallery - Napoli - "Imbavagliati", festival internazionale di giornalismo civile - 22-04-2024

Photo by Andrea Carlino


Andrea Carlino su Instagram

 


 

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