Guerra in Ucraina: Putin minaccia un'arma nucleare tattica: sta con le spalle al muro!!! |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Mercoledì 23 Marzo 2022 15:20 |
Guerra Giorno 27 Per quanto la notizia desti ricordi orribili di quanto accadde a Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945, dopo quasi 77 anni si parla ancora di guerra atomica, con una certa realtà.
La disastrosa campagna militare della Russia in Ucraina, con ingenti perdite sul fronte russo (il giornale "Komsomolskaya Pravda" ovviamente filo-putiniano aveva scritto di 9.861 militari russi uccisi nel conflitto, ma si stima almeno 5-6000 in più, incluso alti generali), stallo nell'avanzamento e misure stringenti, si può anche dire che la Russia sta con le spalle al muro!
Ovviamente le richieste di aiuto alla Bielorussia e alla Cina, nonché anche il richiamo di altri soldati da altre zone, stanno ad indicare anche che quella che doveva essere una passeggiata per prendersi l'Ucraina si sta rivelando giorno dopo giorno sempre più una vero e proprio Vietnam con migliaia di perdite (mai così tante dopo il secondo conflitto mondiale) e soprattutto con le file troppo allungate dei fornimenti.
Insomma una campagna di Russia di tipo Napoleonico o Nazista al contrario.
Anche qui la minaccia atomica si sente più forte.
Ma veramente Putin potrebbe lanciare la Bomba?
Sembra quasi la scena del Dr. Stranamore di Kubrick.
Secondo molti analisti e dell'intelligence, quello che sembrava impossibile fino a qualche anno fa, cone "armi nucleari da zaino", tattiche e piccole quel quanto basta per fare danno, forse è possibile.
Per bocca portavoce Dmitry Peskov, portavoce del Presidente Putin, solo se la Russia fosse minacciata, che si può interpretare in almeno 2 modi: intervento NATO sul campo e/o attacco diretto alla Russia.
Sempre secondo gli analisti, potrebbe esserci un attacco dimostrativo con un'arma tattica (non la Zar da 100Megaton per intenderci) non sul campo ucraino in senso stretto, ma, in una zona disabitata, per dimostrare che il Cremlino è disposto a tutto.
Altra evidente segni di difficoltà di questa "passeggiata" o "Missione Speciale" del Presidente Russo.
Ma cosa accadrebbe?
Difficile da dire, ma certamente, un attacco anche dimostrativo di sicuro cambierebbe anche le alleanze politiche e non è da escludere che pure la Cina, India ed altre nazioni, che hanno mantenuto una posizione ambigua, dovranno schierarsi o pro o contro.
E' altamente improbabile che la Cina, che ha grandi affari in Occidente, rimarrebbe al fianco (almeno pubblicamente) di un alleato che diventerebbe oltremodo scomodo.
In seconda battuta è probabile che l'ONU, a parte condannare una tale azione, potrebbe richiedere, per la prima volta nella storia, un intervento sul campo (non fosse altro per fermare un folle con la Bomba), ma la NATO, potrebbe rompere gli indugi e contrattaccare sia sul campo Ucraino in supporto sia direttamente contro la Russia, dando così inizio a quello che è il Terzo Conflitto Mondiale.
C'è però un dettaglio da mettere in chiaro
Se una guerra serve a riequilibrare le forze a livello planetario, potrebbe (condizionale d'obbligo) né essere molto lunga né, paradossalmente, molto cruenta.
Il motivo è in due ragionamenti:
1 - per lanciare la Bomba, Putin dovrebbe avere l'avallo del Ministro della Difesa Sergey Shoigu, suo fedelissimo e del Capo di Stato Maggiore Valery Gerasimov, responsabile delle strategie militari di Mosca, che sta orchestrando gli attacchi in Ucraina.
Ora, per quanto si possa essere fedelissimi, lanciare al Bomba, nel XXI Secolo senza una guerra dichiarata con il nemico di sempre (gli USA), ben conoscendo cosa accaddrebbe ovvero la ritorsione (probabilmente senza limiti) dell'Occidente, potrebbe essere il "fattore umano" che non farebbe utilizzare 1 delle 3 valigette chiamate chiamate Cheget.
I motivi sono abbastanza semplice, certamente non quelli umanitari (come si dice Dio vede e provvede), ma più razionalmente di convenienza in caso di processo tipo Norimberga, in una situazione già molto compromessa come quella di sparare su civili, di usare Bombe a grappolo (non contemplate da nessuna convezione) ed ovviamente, nel caso del nostro ragionamento, Armi Nucleari.
2 - Non è da escludere che in questo momento, nelle segrete stanze del Cremlino si stia progettando uno Zaricidio, nel tentativo di uscire da questo pantano in modo "pulito".
Il malumore in Russia è molto alto e le immagini che sono rimbalzate sui social network di supermercati presi d'assalto, la dicono lunga sull'appoggio della popolazione alla Guerra dello Zar, soprattutto dopo le sanzioni che da un mese stanno attanagliando la Russia.
I colleghi de Il Messaggero, qualche giorno fa hanno riportato anche la notizia che alcuni soldati si sono sparato con armi ucraine per uscire dall'inferno in cui sono stati buttati senza volerlo, il che la dice lunga anche sul morale a pezzi dell'esercito.
A tutto questo, si devono anche registrare le seguenti perdite di generali russi come riporta l’agenzia ucraina Unian citando il Dipartimento per le comunicazioni strategiche dell’Ufficio del comandante in capo delle forze armate ucraine.
Si tratta – scrive l’Unian – del Generale Magomed Tushayev, comandante del 141° Reggimento Motorizzato della Rosguard; del Generale Vitaly Gerasimov, vice Comandante della 41° Armata del Distretto Militare Centrale; del generale Andrei Kolesnikov, comandante della 29° Armata del Distretto militare orientale; del generale Andriy Sukhovetsky, vice comandante sempre della 41ma armata del distretto militare centrale; di Oleg Mityaev, comandante della 150a divisione di fucili a motore; di Andriy Mordvichev, comandante dell’8a armata generale delle guardie dell’esercito meridionale Quartiere. A questo punto rimane la carta Bielorussia che dovrebbe entrare nello scenario dell'Ucraina, ma ad ora, ufficialmente, mantiene un atteggiamento di appoggio alla Russia, ma di attesa dal punto di vista militare. Se dovesse scendere in campo anche la Bielorussia, le cose cambiano a livello globale ed anche la NATO potrebbe intervenire direttamente poiché sarebbe messo a repentaglio la sicurezza del fronte occidentale. Ma come detto potrebbe. Ma poi Lukashenko, il Presidente Bielorusso, dovrà poi giustificare davati la Corte Internazionale per Crimini di Guerra il suo intervento. Repubblica ha pubblicato che mentre lo Stato maggiore ucraino ritiene che vi sia un alto rischio di apertura di un nuovo fronte a nord del paese con un attacco dalla Bielorussia, giungono notizie di sabotaggi da parte di operai bielorussi alle linee ferroviarie del paese, per rendere sempre più complesse le operazioni di approvvigionamento di armi, benzina e cibo all'esercito russo. Svetlana Tikhanovskaja, costretta all'esilio in Lituania dopo i brogli che consentirono a Lukashenko di mantenere il potere in seguito alle elezioni dell'agosto del 2020 ha affermato: "Sappiamo che la gran parte dei soldati bielorussi sono contrari alla guerra e che non vogliono assolutamente partecipare alle operazioni militari. Se Lukashenko farà entrare la Bielorussia in guerra ci saranno diserzioni, rifiuti di eseguire gli ordini e pure rese spontanee di fronte all'esercito ucraino". S&P ha certificato il default della Russia ormai prossimo e questo aprirebbe un ulteriore scenario. Possiamo solo osservare e sperare che tutto finisca il prima possibile |