Cornavirus - Il Presidente Draghi a Bergamo per la Prima Giornata di memoria delle vittime del Covid-19 |
Scritto da Redazione |
Giovedì 18 Marzo 2021 14:24 |
>>> Coronavirus - Le drammatiche immagini di Bergamo con le bare trasportate dall'Esercito (19-03-2020)
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato a Bergamo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da Coronavirus. Dopo la deposizione di una corona di fiori al Cimitero monumentale della città, si è svolta, al Parco Martin Lutero alla Trucca, l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. Durante la commemorazione sono succeduti saluti e interventi istituzionali.
«Bergamo luogo simbolo del dolore dell'intera nazione. Mario Draghi a Bergamo ha partecipato alla Giornata in cui tutto il Paese ricorda le vittime del Covid. Il premier ha deposto una corona di fiori al Cimitero monumento e poi al parco della Trucca di Bergamo ha inaugurato il Bosco della memoria dedicato alle vittime del Covid, dove ha ricordato che «la campagna vaccini prosegue qualunque sia la scelta Ema».
Corona d'alloro
Il premier Mario Draghi ha posato una corona d'alloro sulla stele dedicata alle vittime del Covid al cimitero monumentale di Bergamo, mentre veniva letta la poesia di Ernesto Olivero che è scolpita sulla stele.
Il premier ha infatti deciso di celebrare la prima giornata nazionale delle vittime del Covid nella città più colpita dalla prima ondata, con oltre 3400 vittime ufficiali per coronavirus anche se quelle stimate sono circa 6000.
Draghi: «Lo Stato c'è e ci sarà»
«Vorrei che mi sentiste vicino, nella tristezza e nella speranza. Lo Stato c'è e ci sarà», ha detto il premier Mario Draghi alla cerimonia per la Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, a Bergamo.
«Tutta la comunità bergamasca ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione - ha detto il presidente del Consiglio -. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l'ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese».
«Il governo - e lo sapete bene - è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile - ha detto il premier -. Questa è la nostra priorità. La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale. Nella giornata di oggi, l'Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi».
«Non possiamo abbracciarci ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti più uniti - ha detto ancora il premier a Bergamo -. Cari bergamaschi, avete vissuto giorni terribili, sono tante le immagini di questa tragedia ma una è indelebile, la colonna di carri militari carichi di bare. Sono tante le immagini di questa tragedia, che hanno colpito tutti, in Italia e nel mondo. Una su tutte è indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare. Era la sera del 18 marzo, esattamente un anno fa».
Il premier ricorda le figure «simbolo di resistenza civile»
«In tutta Italia sono tantissimi i protagonisti silenziosi di questa rete di solidarietà. Sono tante le figure simbolo della resistenza civile di questa comunità che oggi vorrei ricordare», ha detto Mario Draghi a Bergamo nel suo intervento alla cerimonia in ricordo delle vittime del Covid. «Ne cito solo alcune», ha elencato il premier: «Don Fausto Resmini era il prete degli ultimi. A lui è stato intitolato il carcere di Bergamo di cui era il cappellano. Con lui rendiamo omaggio ai sacerdoti della diocesi bergamasca deceduti per il virus. Tra i sindaci storici di questa comunità, rivolgo un pensiero a Piero Busi, primo cittadino per 59 anni di Valtorta, morto nella casa di riposo che aveva contribuito a creare. E a Giorgio Valoti di Cene, 70 anni, al suo quarto mandato. Tra gli operatori sanitari: Maddalena Passera, medico anestesista. Deceduta a 67 anni poco dopo suo fratello Carlo, medico di base. Diego Bianco, 46 anni, un operatore del fondamentale servizio del 118 della Soreu di Bergamo. Tra le forze dell'ordine, l'appuntato scelto dei Carabinieri Claudio Polzoni, 46 anni. Con loro ricordiamo tutte le vittime della pandemia e ci stringiamo intorno alle loro famiglie». Dal Quirinale
Il Presidente della Repubblica ha promulgato questa mattina la legge approvata ieri dal Parlamento che istituisce la "Giornata Nazionale in Memoria di tutte le vittime dell'epidemia da Coronavirus" che verrà celebrata il 18 marzo di ogni anno. Il Giorno 18 marzo è stata istituita come "Giornata Nazionale in Memoria di tutte le vittime dell'epidemia da Coronavirus" poiché l'anno scorso di oggi, l'intera Italia ed il mondo intero rimasero chockate per la visione dei Camion dell'Esercito che portavano le bare dei caduti del Covid in altre zone d'Italia per poterli cremare
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