Coronavirus - Vaccino AstraZeneca - EMA: «Trombosi rarissime» - Probabile raccomandazioni over 60 |
Scritto da Redazione |
Mercoledì 07 Aprile 2021 20:59 |
L'uso del vaccino AstraZeneca potrebbe essere raccomandato sopra i 60 anni. È quanto apprende l'agenzia Ansa da fonti qualificate. L'indicazione potrebbe essere accolta da tutti i paesi Ue in una posizione unitaria attualmente in discussione. E una riunione sul caso AstraZeneca tra governo - con i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini - Regioni, Comuni e Province, con il commissario all'emergenza Francesco Figliuolo, si terrà alle 20, secondo quanto si apprende.
«Considerando i dati sulla letalità (per coronavirus) che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l'idea anche per Italia è di raccomandare l'uso preferenziale oltre i 60 anni». Così Franco Locatelli all'incontro governo-Regioni. «Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose», ha aggiunto.
La posizione dell'Ema
«I benefici» del vaccino AstraZeneca comunque «superano i rischi», ribadisce l'Ema in una nota al termine della sua valutazione. Questa la nuova valutazione del rischio vaccino eventi rari di trombosi. Così, dunque, l'Agenzia europea del farmaco sulla nuova valutazione della commissione di farmacovigilanza sulla valutazione del rischio (Prac) del vaccino di AstraZeneca, in relazione agli eventi rari di trombosi cerebrale.
«Eventi si verificano entro 2 settimane dalla vaccinazione»
«L'Ema ricorda agli operatori sanitari e alle persone che ricevono il vaccino di rimanere consapevoli della possibilità che casi molto rari di coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine nel sangue si verifichino entro 2 settimane dalla vaccinazione», scrive l'Agenzia europea nella nota. «Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati». Ema: «Immediatamente dal medico se sintomi dopo il vaccino»
«Le persone che hanno ricevuto il vaccino devono cercare immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi di combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse». Lo scrive l'Ema in una nota sottolineando che «il PRAC ha osservato che i coaguli di sangue si sono verificati nelle vene del cervello (trombosi del seno venoso cerebrale, CVST) e dell'addome (trombosi della vena splancnica) e nelle arterie, insieme a bassi livelli di piastrine e talvolta sanguinamento».
Ema: «Non è dimostrato il nesso tra eventi ed età»
«Non è stato mostrato un nesso con l'età» tra gli eventi rari di trobosi ed il vaccino di AstraZeneca. Così la direttrice dell'Ema, Emer Cooke.
Alla conferenza stampa sono intrvenuti: la direttrice esecutiva dell'Ema, Emer Cooke; Sabine Straus, presidente del Prac; Peter Arlett, capo del dipartimento di Farmacovigilanza ed Epidemiologia.
Riunione dei ministri della Salute
Riunione straordinaria in videoconferenza dei ministri della Salute dell'Ue, oggi alle 18, per discutere delle campagne vaccinali alla luce della nuova decisione della commissione di valutazione del rischio (Prac) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) sul vaccino di AstraZeneca. Lo rende noto la presidenza di turno portoghese del Consiglio Ue, su Twitter.
Oltre 11,5 milioni le dosi complessivamente somministrate in Italia
Sono 11.510.905 i vaccini anti-Covid somministrati nel nostro Paese, l'81,4 per cento per cento delle dosi finora consegnate, pari a 14.136.480 (8.704.800 Pfizer/BioNTech, 1.328.200 di Moderna e 4.098.800 di AstraZeneca), mentre ammonta a 3.555.242 il totale delle persone vaccinate a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino. Lo riferisce il bollettino elaborato da ministero della Salute, presidenza del Consiglio dei ministri e dal commissario straordinario al Covid-19, aggiornato alle 06:01 di oggi. La somministrazione ha riguardato 6.815.211 donne e 4.695.694 uomini. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 3.080.421 operatori sanitari, 505.675 unità di personale non sanitario, 573.896 ospiti di strutture residenziali, 3.956.531 over 80, 236.635 personale Forze armate, 1.073.409 personale scolastico e 2.084.338 altre categorie.
Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, in testa in termini percentuali, la Valle D'Aosta con 27.352 (il 90,8 per cento), il Veneto con 1.030.842 dosi (l'89,7 per cento), la Toscana con 785.744 dosi (l'87,7 per cento). La Lombardia è la Regione che finora ha somministrato più vaccini (1.813.596 dosi), seguita da Lazio (1.183.466 dosi) e Veneto (1.030.842).
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