Giornalismo - E' morto Pino Scaccia di Covid-19 - Aveva 74 anni |
Scritto da Redazione |
Giovedì 29 Ottobre 2020 01:23 |
E' un giorno triste per il giornalismo in quanto se ne è andato uno dei grandi reporter del TG1, maestro di reportage sul campo come pochi altri. Pino Scaccia ci ha lasciati a 74 anni per conseguenze da Covid-19 cui era risultato positivo.
La scheda Pino Scaccia, pseudonimo di Giuseppe Scaccianoce (Roma, 17 maggio 1946 – Roma, 28 ottobre 2020), è stato un giornalista e blogger italiano.
Biografia
È stato uno degli inviati della Rai. Ha seguito numerosi avvenimenti, dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell'ex Unione Sovietica e della ex Jugoslavia, fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq (dove è stato l'ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni) fino alla rivolta in Libia.
Ha realizzato numerosi reportage in tutto il mondo, è stato il primo reporter occidentale ad entrare nella centrale di Černobyl' dopo il disastro, a scoprire per primo i resti di Che Guevara in Bolivia e a mostrare le immagini fino a quel momento segrete dell'Area 51 nel deserto del Nevada. Si è occupato inoltre di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona oltre a terremoti e disastri naturali.
Prima di dedicarsi a tempo pieno all'attività di blogger e scrittore, è stato capo redattore dei servizi speciali del Tg1. È stato docente del master di giornalismo radiotelevisivo all'Università Lumsa di Roma. Ha scritto 15 libri. Pino Scaccia da anni è stato un punto di riferimento per le ricerche dei militari italiani scomparsi in Russia durante la Seconda guerra mondiale. Curava il blog Lettere dal Don. Ha pubblicato quattro saggi con testimonianze, fotografie, lettere, diari di superstiti o caduti dell'ARMIR e curava per Tralerighe libri editore la collana "Amori maledetti".
È morto il 28 ottobre 2020 all'età di 74 anni all'ospedale San Camillo di Roma, dov'era ricoverato da alcune settimane dopo aver contratto il virus da COVID-19.
Controversie
Nel 2015 ha scritto un post sul suo blog (poi rimosso) parlando di una «sconvolgente controinchiesta sull'11 settembre» e accreditando la falsa tesi di dinamite posta nelle Torri Gemelle, attingendo come fonte ad un sito che commercializza gadget sull'11 settembre[4].
Opere
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