Cinema - E' morta Daria Nicolodi, musa e compagna di Dario Argento, aveva 70 anni |
Scritto da Redazione |
Giovedì 26 Novembre 2020 23:19 |
In questo nefasto 2020, anche la musa di Dario Argento, del suo capolavoro Profondo Rosso, ci ha lasciato. A darne notizia è la figlia Asia su Instagram
Non sono note le cause del decesso, ma sembra per cause naturali ed improvvisamente Con lei se ne va un'altra grande artista completa, che ha attraversato, a modo suo, la scena artistica italiana per oltre 50 anni.
La Scheda Daria Nicolodi (Firenze, 19 giugno 1950 – Roma, 26 novembre 2020) è stata un'attrice e sceneggiatrice italiana, in particolare di film di genere thriller e horror girati negli anni del sodalizio sentimentale e artistico con il regista Dario Argento.
Biografia
Nata a Firenze il 19 giugno 1950. Il padre, avvocato, che aveva partecipato alla Resistenza, era figlio di Aurelio Nicolodi, il fondatore dell'Unione Italiana Ciechi. La madre, Fulvia Casella, era la figlia del compositore Alfredo Casella. Si trasferì a Roma alla fine degli anni sessanta. Nei primi anni settanta ebbe una relazione con lo scultore Mario Ceroli, da cui nacque il 9 giugno 1972 la sua figlia primogenita, Anna, deceduta in un incidente stradale il 29 settembre 1994. Nel 1970 partecipò al varietà televisivo in quattro puntate Babau, scritto da Paolo Poli e Ida Omboni e diretto da Vito Molinari, programma che a causa dei contenuti all'epoca ritenuti oltraggiosi venne "archiviato" dalla RAI e trasmesso solo sei anni dopo. Nei primi anni settanta ebbe alcune significative esperienze cinematografiche e teatrali sotto la guida di Elio Petri, come La proprietà non è più un furto (1973) e di Carmelo Bene, come Salomè (1972). Di quel periodo anche un vinile in formato 45 giri. Sempre negli stessi anni, partecipò ad alcune produzioni televisive, quali i film a puntate I Nicotera, Senza lasciare traccia con Rossano Brazzi, Ritratto di donna velata, con Nino Castelnuovo (1975), lo sceneggiato Saturnino Farandola, con Mariano Rigillo (1978), Rosaura alle 10 (1981) e il film La Venere d'Ille, ultima opera di Mario Bava (1978).
Aspetto decisivo della vita e della carriera di Daria Nicolodi è rappresentato dalla relazione sentimentale e professionale con il regista Dario Argento, che l'attrice conobbe nel 1974 durante il casting per il film Profondo rosso. Dalla loro relazione nacque, nel 1975, la figlia secondogenita Asia, che la rese nonna di due nipoti nati rispettivamente nel 2001 e nel 2008.
La Nicolodi partecipò, come attrice o sceneggiatrice, a tutti i film diretti dal regista romano dal 1975 al 1987: Profondo rosso (1975), Suspiria (1977), Inferno (1980), Tenebre (1982), Phenomena (1984), Opera (1987). Particolarmente efficace la sua interpretazione della giornalista Gianna Brezzi nel capolavoro di Argento Profondo rosso, in cui la Nicolodi tratteggia con originalità un personaggio femminile del tutto atipico per il cinema italiano dell'epoca.
Nel 1978 fu attrice teatrale assieme a Gigi Proietti per La commedia di Gaetanaccio. Lo spettacolo debuttò al Teatro Sistina ma venne soppresso poco dopo a causa dei contenuti troppo espliciti e scandalosi che riguardavano l'epoca religiosa e papalina del XV secolo. Con l'occasione, per la colonna sonora dello spettacolo, incise il brano Tango della morte in duetto con lo stesso Proietti, del quale uscirà il 45 giri edito per la RCA (lato B de Me viè da piagne, interpretato dal solo Proietti) e inserito al tempo stesso nell'LP dello spettacolo omonimo. Co-sceneggiatrice di Suspiria e, a quanto lei stessa dichiarò, di Inferno, nei successivi film di Argento la Nicolodi recitò in Opera, distinguendosi maggiormente in Tenebre e, soprattutto, Phenomena, in un ruolo che non amò tuttavia particolarmente, criticando il carattere, per certi versi "reazionario", della parte assegnatale da Argento.
Terminata la sua relazione con Argento nel 1985, partecipò saltuariamente a qualche film thriller/horror (Le foto di Gioia, Paganini Horror, La setta), sfruttando la sua aura di dark lady del cinema di genere, nonché ad alcuni film d'autore (Maccheroni, La fine è nota, La parola amore esiste), e, soprattutto negli ultimi anni, a film interpretati e diretti dalla figlia Asia (autoironico il cameo in Viola bacia tutti).
Nel 1994 venne colpita da un grave lutto, la perdita della primogenita Anna in seguito a un incidente stradale. Le sue apparizioni diventeranno sempre più sporadiche.
Nel 2007 tornò al cinema, lavorando con il suo ex compagno Argento e la figlia Asia al film del regista romano, La terza madre, sequel di Suspiria e Inferno. Nel 2009 partecipò a un episodio alla serie televisiva Il mostro di Firenze prodotto da Sky Italia e trasmesso su Fox Crime, in cui interpretò il ruolo di una medium. Apparve nella puntata del 29 giugno 2010 di Stracult, dedicata interamente a Profondo rosso. In questo breve documentario, espresse le sue opinioni e raccontò la sua esperienza riguardo al film.
Muore improvvisamente a 70 anni, 5 mesi e 8 giorni, il 26 novembre 2020.
Procedimenti giudiziari
Il 19 giugno 1985, insieme al compagno Dario Argento, venne arrestata per il possesso di 23 grammi di hashish: i due trascorsero due notti nel carcere di Regina Coeli. Furono poi assolti in quanto si trattava di consumo personale e non di spaccio.
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