TV - È morto Piero Angela, il decano dei giornalisti scientifici italiani, aveva 93 anni |
Scritto da Redazione | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sabato 13 Agosto 2022 11:47 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un immenso lutto nella cultura Italiana, ci ha lasciato il più grande giornalista scientifico italiano: Piero Angela, aveva 93 anni. A darne notizia è il figlio Alberto su Facebook.
Il messaggio di commiato pubblicato sul sito della RAI:
“Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”
La scheda Piero Angela (Torino, 22 dicembre 1928 – Roma, 13 agosto 2022) è stato un divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano.
Noto soprattutto come ideatore e presentatore di trasmissioni di divulgazione in stile anglosassone, con cui ha dato vita a un filone documentaristico della televisione italiana, e per il suo giornalismo scientifico anche espresso in numerose pubblicazioni saggistiche, incominciò la carriera come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e affermandosi successivamente come conduttore del telegiornale Rai. Biografia
Piero Angela ha scritto che la razionalità gli fu insegnata da suo padre, il medico antifascista Carlo Angela, insignito della medaglia dei Giusti tra le nazioni. Secondo il collega Gigi Marzullo «il suo perfetto autocontrollo e la sua compassata cordialità riflettono in parte la sua indole schiva e in parte sono iscritte nel codice genetico di questo piemontese educato alla razionalità e alla tolleranza». Lo stesso Angela ha dichiarato di aver ricevuto «un'educazione molto piemontese: molto rigida, con principi molto severi, tra cui quello di tenersi un passo indietro sempre, mai esibire». D'altro canto, con riferimento alla propria istruzione scolastica, egli ha scritto:
Ha frequentato il liceo classico Vittorio Alfieri a Torino e successivamente il Politecnico di Torino ma interruppe gli studi prima della laurea una volta assunto in RAI. Piero Angela era agnostico.
Musica
All'età di sette anni incominciò a prendere lezioni private di pianoforte, sviluppando in seguito il suo interesse per la musica jazz. A vent'anni, nel 1948, si produsse con il nome di Peter Angela in varie jam session nei jazz-club torinesi
Nello stesso anno fu notato dall'allora giovane impresario Sergio Bernardini che lo invitò a suonare nella serata inaugurale della Capannina di Viareggio. Nei primi anni cinquanta formò, insieme con il batterista Franco Mondini, un trio jazz in cui si alternarono vari contrabbassisti. Al trio si aggiunsero spesso solisti di richiamo, quali ad esempio Nini Rosso, Franco Pisano, Nunzio Rotondo e l'ex cornettista di Duke Ellington, Rex Stewart. Insieme con Mondini, Angela avrebbe poi fatto parte per qualche tempo del quartetto di Rotondo. Ha suonato anche con Franco Cerri, di cui era amico e del quale ha raccontato che nel 1946, non potendo comprare il biglietto, andava a sentire i concerti da fuori, raggiungendo in bicicletta il retro del locale torinese in cui si esibiva con Gorni Kramer e il Quartetto Cetra[19]. Nel frattempo assunto in Rai, nel 1952 cessò l'attività musicale professionistica per dedicarsi al giornalismo.
Nonostante abbia abbandonato da allora l'attività musicale professionistica, Piero Angela è rimasto un cultore del jazz e solitamente, quando una trasmissione da lui condotta tocca argomenti in qualche modo connessi con la musica come per esempio i fenomeni acustici, coglie l'occasione per esibirsi al pianoforte e suonare insieme a noti jazzisti professionisti.
Giornalismo
Il primo incarico nell'ente radiotelevisivo di Stato è stato quello di cronista come collaboratore del Giornale Radio. Nel 1954, con l'avvento della televisione, Angela passò al Telegiornale, per il quale fu corrispondente, prima da Parigi, poi da Bruxelles, dal 1955 al 1968. Insieme con Andrea Barbato, nel 1968 fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e nel 1976 fu il primo conduttore del TG2.
Fu diverse volte inviato di guerra. Nel 1967 si recò in Iraq durante la Guerra dei sei giorni, dove fu arrestato insieme ad altri giornalisti e successivamente rilasciato lo stesso giorno. Nel 1968 fu invece in Vietnam, dove intervistò soldati americani e contadini.
Influenzato dalla lezione documentaristica di Roberto Rossellini, nel 1968 Piero Angela realizzò una serie di documentari dal titolo Il futuro nello spazio, sul tema del programma Apollo; durante le riprese effettuate negli Stati Uniti realizzò anche numerosi collegamenti in diretta per la RAI in occasione del lancio del vettore Saturn V che portò i primi astronauti sulla Luna. Incominciò quindi una lunga attività di divulgazione scientifica che negli anni successivi lo portò a produrre numerose trasmissioni di informazione tra cui Destinazione Uomo (dieci puntate), Da zero a tre anni (tre puntate), Dove va il mondo? (cinque puntate), Nel buio degli anni luce (otto puntate), Indagine sulla parapsicologia (cinque puntate), Nel cosmo alla ricerca della vita (cinque puntate).
Piero Angela, durante la carriera in RAI, divenne molto amico di Enzo Tortora; sulla tragica vicenda giudiziaria di quest'ultimo disse:
Nel febbraio 2006, alla vigilia delle elezioni politiche, il sito del Corriere della Sera chiese ai lettori con un sondaggio quale personalità del giornalismo avrebbero preferito per moderare l'imminente dibattito televisivo tra i due candidati premier, Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Piero Angela, giornalista per lo più scientifico, venne indicato al primo posto davanti a una folta schiera di giornalisti politici. Intervistato dal Corriere, Angela si disse non interessato all'incarico. I due moderatori furono poi Clemente Mimun e Bruno Vespa.
Divulgazione scientifica
Dall'inizio degli anni settanta Angela si è dedicato anche alla realizzazione di programmi di divulgazione: il primo è stato Destinazione uomo nel 1971, una delle prime trasmissioni televisive di tale genere rivolta a un pubblico generalista. A partire dal 1981 ha avuto inizio la serie Quark:
La formula di Quark era al tempo particolarmente innovativa: si misero in campo tutti i mezzi tecnologici a disposizione e le risorse della comunicazione televisiva per rendere familiari i temi trattati: i documentari della BBC e di David Attenborough, i cartoni animati di Bruno Bozzetto usati per spiegare i concetti più difficili, le interviste con gli esperti esposte nel linguaggio più chiaro possibile compatibilmente con la complessità degli argomenti, le spiegazioni in studio. Dal programma-base nacquero diversi spin-off, alcuni dei quali tuttora prodotti: documentari naturalistici (Quark speciale e Il mondo di Quark), finanziari (Quark Economia) e politici (Quark Europa).
Del 1984 è il suo progetto Pillole di Quark, clip di trenta secondi su argomenti tecnici, scientifici, educativi, sociali, medici, in onda a orari variabili su Rai 1. Nello stesso anno Angela ha realizzato il primo talk show con finalità di intrattenimento misto a divulgazione scientifica: sei prime serate in diretta col pubblico dal Foro Italico, con personaggi del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo e dello sport sul palco a interagire con la platea.
Nel 1986 e nel 1987 ha condotto dal Palazzetto dello Sport di Torino, davanti a ottomila spettatori, due prime serate su Rai 1 sui problemi del clima: atmosfera e oceani, cui fecero seguito tre serie televisive che sfruttavano le nuove tecnologie di rappresentazione grafica tramite computer: un viaggio dentro il corpo umano (La macchina meravigliosa, in otto puntate), nella preistoria (Il pianeta dei dinosauri, in quattro puntate), e nello spazio (Viaggio nel cosmo, in sette puntate). Queste serie, realizzate con la collaborazione di suo figlio Alberto, furono tradotte in inglese e vendute in oltre quaranta Paesi europei, americani e asiatici, paesi arabi e Cina inclusi.
Del 1988 è anche Quark italiani, una serie di documentari di natura, ambiente, esplorazione, mondo animale prodotti e realizzati da autori italiani, tra cui lo stesso Alberto Angela, che realizzò alcuni documentari in Africa.
Ha descritto nella sua autobiografia le circostanze che portarono a Superquark, quando per contrastare la concorrenza con Mediaset era necessario avere in prima serata un programma forte che arrivasse fino al Telegiornale della notte: «Alcuni programmi "pigliatutto" erano già cominciati da tempo, e Brando Giordani, allora direttore di Rai 1, mi telefonò chiedendomi di fare un "Quark" di due ore, anziché di una.»
Nel 1995 è nato infatti Superquark, nel corso del quale, il 4 giugno 1999, sono state celebrate le duemila puntate del Progetto Quark e relative filiazioni. Di quello stesso anno sono anche gli Speciali di Superquark, serate monotematiche su argomenti di grande interesse sociale, psicologico e scientifico, e la collaborazione al programma televisivo Domenica in, nel quale Piero Angela è stato conduttore di uno spazio dedicato alla cultura. Nel 1997 da una costola di Quark nasce Quark atlante - Immagini dal pianeta.
Infine, dal 2000 Piero e Alberto Angela sono autori di Ulisse, programma a puntate monografiche riguardanti scoperte storiche e scientifiche.
Parallelamente all'attività divulgativa in televisione, Piero Angela ha svolto e svolge tuttora attività editoriale, sempre a contenuto informativo. Da lungo tempo è curatore della rubrica «Scienza e società» sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni; inoltre è stato curatore e supervisore del mensile Quark, da lui stesso fondato nel 2001 e sciolto nel 2006 per mancanza di fondi. Il mensile, ispirandosi all'omonima trasmissione televisiva, trattava temi scientifici in maniera accessibile al pubblico. Piero Angela è anche autore di oltre trenta libri, molti dei quali tradotti in inglese, tedesco e spagnolo, con una tiratura complessiva di oltre tre milioni di copie.
I 70 anni di carriera e la morte
Durante la prima puntata della stagione 2022 di Superquark, annuncia di aver raggiunto il traguardo di 70 anni di carriera in Rai, citando in tale occasione con ironia la Regina Elisabetta II, la quale aveva da poco festeggiato i suoi 70 anni sul trono britannico.
Piero Angela muore il 13 agosto 2022 nella sua casa di Roma all'età di 93 anni. A darne l'annuncio è stato il figlio Alberto con un tweet.
Stile e ruolo della divulgazione
A proposito della sua attività di divulgatore, Piero Angela ha scritto:
Angela ha inoltre spiegato che:
Per comunicare, continua Angela, la divulgazione deve saper affrontare alcuni problemi:
E aggiunge:
Il CICAP
Nel 1989 è stato tra i fondatori del CICAP, associazione per il controllo sulle pseudoscienze, nata per promuovere l'educazione scientifica e lo spirito critico, nonché per indagare sull'effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali. Uno slogan dell'associazione, «Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra», è diventato una frase frequentemente attribuita a Piero Angela, sebbene si tratti in realtà di un modo di dire[31] già attribuito ad altre personalità celebri
Socio effettivo dell'associazione, nel maggio 2016 ne viene nominato Presidente onorario
La citazione in giudizio per diffamazione
Nel 2000 Piero Angela fu citato in tribunale per diffamazione da due associazioni omeopatiche (la FIAMO e la SIMO in una causa civile e una penale), in seguito alla trasmissione di Superquark dell'11 luglio 2000 nella quale era stata accusata la medicina omeopatica di non avere fondamento scientifico certo. Angela, difeso dagli avvocati Giulia Bongiorno e Franco Coppi, fu assolto in entrambe le cause e il giudice riconobbe la non scientificità della disciplina
Altre attività
Riconoscimenti
Programmi televisivi
Filmografia
Videografia
Videocassette
Collane DVD
Opere
Onorificenze
Onorificenze italiane
Accademiche
|